Gennaio 2024 è stato il più caldo mai registrato sul nostro Pianeta: il futuro incerto che ci attende

Gennaio 2024 da bollino rosso: il pianeta brucia, serve una risposta urgente. Le temperature di gennaio 2024 sono le più alte mai registrate, con un aumento di 1,66 gradi rispetto al periodo preindustriale.
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Roberto Russo 12 Febbraio 2024

Il pianeta è in fiamme. Gennaio 2024 ha segnato un nuovo record infausto, confermandosi il gennaio più caldo mai registrato a livello globale. A dirlo sono i dati del servizio sul cambiamento climatico Copernicus (C3S), che evidenziano un'anomalia di temperatura media di circa 0,70 gradi superiore al periodo 1991-2020. Un dato allarmante, che supera di 0,12 gradi il precedente record del 2020 e si configura come l'ottavo mese consecutivo con temperature record.

L'analisi del C3S offre una panoramica dettagliata di questo scenario preoccupante. Rispetto al periodo preindustriale (1850-1900), gennaio 2024 ha registrato un aumento di 1,66 gradi Celsius, un valore che non lascia spazio a dubbi: il riscaldamento globale è una realtà incombente e i suoi effetti si fanno sempre più tangibili.

Un trend preoccupante e le anomalie regionali

Seppur l'anomalia di gennaio sia inferiore a quella degli ultimi sei mesi del 2023, il confronto con i decenni passati è impietoso. La temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (febbraio 2023-gennaio 2024) è la più alta mai registrata, con un aumento di 0,64 gradi Celsius rispetto al periodo 1991-2020 e di 1,52 gradi rispetto all'era preindustriale.

Le temperature di gennaio 2024 hanno presentato un andamento eterogeneo a livello regionale. In Europa, si sono registrate notevoli differenze: temperature nettamente al di sotto della media nei Paesi nordici e valori decisamente superiori nel sud del continente.

Al di fuori dell'Europa, il quadro è stato caratterizzato da anomalie positive in Canada orientale, Africa nord-occidentale, Medio Oriente e Asia centrale, mentre si sono osservate temperature inferiori alla media nel Canada occidentale, Stati Uniti centrali e gran parte della Siberia orientale.

L'attenuarsi di El Niño nel Pacifico equatoriale non ha portato a un abbassamento delle temperature dell'aria marina, che si sono mantenute su un livello insolitamente alto. La temperatura media globale superficiale marina (SST) per gennaio ha raggiunto un record di 20,97 gradi Celsius, superando il precedente record del 2016 e confermandosi il secondo valore più alto mai registrato.

Un futuro incerto

I dati di gennaio 2024 non possono essere ignorati. Sono un campanello d'allarme che ci invita ad accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. La lotta contro il cambiamento climatico richiede un impegno globale e urgente. Ridurre le emissioni di gas serra e decarbonizzare l'economia sono le priorità inderogabili per scongiurare un futuro di disastri ambientali e sociali.

Ognuno di noi può fare la propria parte adottando uno stile di vita più sostenibile: ridurre i consumi energetici, privilegiare la mobilità verde, scegliere prodotti ecosostenibili e sensibilizzare le persone su questa tematica fondamentale.

Il tempo è scaduto. La salute del pianeta è nelle nostre mani. Invertire la rotta è ancora possibile, ma richiede un'azione collettiva e immediata.

Fonte | Copernicus