Non avevi troppo caldo oggi sugli scii? Il problema dello Zero Termico e della siccità da neve

Ti è capitato questo inverno di andare a sciare e sudare dal troppo caldo? Hai notato come la neve sia diminuita rispetto agli anni passati? Stiamo vivendo una stagione invernale anomala in cui lo zero termico è salito a quote che solitamente vengono registrare in estate: 3900 metri. Qual è la correlazione tra neve e questo dato meteorologico?
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Mattia Giangaspero 26 Gennaio 2024

L'inverno sembra essere già finito a causa di un anticiclone che porterà sull'Italia di nuovo caldo anomalo almeno fino alla fine del mese e probabilmente anche durante la prima metà di febbraio. Il picco dell'anomalia termica è previsto per oggi venerdì 26 gennaio 2024, quando le temperature potrebbero raggiungere anche i 20°C in alcune regioni.

E questo ci porta a parlare nuovamente del problema neve e zero termico in Montagna. Ti è capitato questo inverno di andare a sciare e sudare dal troppo caldo? Hai notato come la neve sia diminuita rispetto agli anni passati? Il tema neve è un tema che abbiamo già trattato in alcune sue forme: dall'aumento dell'utilizzo della neve artificiale, al rischio di chiusura di alcuni impianti sciistici, passando per una soluzione non tanto sostenibile, come la costruzione di uno Skidome (pista da sci al chiuso).

L'ultimo lavoro di Legambiente, che ogni anno pubblica il rapporto Nevediversa, porta alla luce dettagli interessanti sulla situazione degli impianti di risalita: l’Italia è tra i paesi alpini più dipendenti dalla neve artificiale con il 90% di piste innevate artificialmente. Non solo, nel rapporto emerge anche un dato che lascia intendere come potrebbero evolversi i ghiacciai in Italia nei prossimi 30 anni: Legambiente infatti sostiene che gli impianti sciistici al di sotto dei 1800-2000 metri potrebbero potrebbero diventare "strutture fantasma" entro il 2050.

Adesso però completiamo il puzzle riscaldamento globale e montagna con il tema dello zero termico e della carenza di neve: -40% rispetto agli anni precedenti. Se anche tu ti sei posto la domanda: "esiste un collegamento tra neve e zero termico?" Adesso proviamo capirlo insieme.

Neve e zero termico vanno assolutamente a braccetto visto che lo zero termico é la quota "alla quale la temperature dell’aria in libera atmosfera da valore positivo diventa negativo". E se in questo momento si sta parlando addirittura di "siccità da neve" è anche perchè questo dato è salito fino a 3900 metri, una quota tipica di fine giugno – inizio luglio. Se i valori diventano positivi anche in montagna, gran parte della neve caduta fin qui su Alpi e Appennini inizierà a sciogliersi con ripercussioni negative per la stagione sciistica. Ora, un'altra questione che ci poniamo è se per caso esista una quota di altezza standard dove si dovrebbe verificare lo zero termico.

Lo zero termico standard

Quando parliamo di zero termico dobbiamo precisare che si tratta di un dato meteorologico che indica l'altitudine alla quale la temperatura nella libera atmosfera è (o sarà, nel caso di una previsione) di zero gradi Celsius. Al di sopra di tale altitudine la temperatura è generalmente inferiore allo zero e le precipitazioni piovose si trasformano in molti casi in precipitazioni nevose.

Ora ovviamente lo zero termico non ha caratteristiche standard, quindi non possiamo calcolare con esattezza a quale altitudine deve essere registrato, perchè ci sono altri fattori che lo condizionano, come: le fasce orarie nella singola giornate o la stagione se invernale o estiva per esempio. Quello che però possiamo provare a fare è indicare una quota di zero termico media in base alla sua storicità. In Inverno lo zero termico potrebbe verificarsi anche a 600 metri di altitudine, stando alle medie, come anche a 1000-1500 metri.

In estate, invece, la quota media a cui si trova lo zero termico è tra i 3200 e i 3700 metri di altezza. Oltre queste quote si dovrebbero registrare temperature sotto zero. L'estate passata, quindi quella del 2023 invece ha fatto registrare lo zero termico ad altitudini molto più elevati. A Capanna Margherita per esempio si è raggiunto oltre i 5000 metri. In dieci anni quindi la variazione di temperatura si è registrata a oltre 1000 metri di altitudine in più.

Fonti | Meteorologia Alpina; Arpa Piemonte