Gli asili nido diventano Plastic Free: il virtuoso progetto alle porte di Milano. Evitati 72mila pannolini in un anno e mezzo

A Vimodrone è stato portato avanti un interessante progetto che punta all’impatto zero per gli asili nido comunali. I dati sono molto incoraggianti: nel primo anno di sperimentazione si è giunti a evitare la produzione di 8,6 tonnellate di rifiuti.
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Roberto Russo 6 Dicembre 2022

Vimodrone, comune nella zona nord est della città metropolitana di Milano, è recentemente balzato agli onori delle cronache green per un progetto che ha coinvolto gli asili nido. Grazie all'iniziativa della cooperativa Koinè e a un finanziamento di Fondazione Cariplo – Bando Plastic Challenge ci si è impegnati nel ridurre in maniera importante la quantità di rifiuti in plastica prodotta nella gestione ordinaria degli asili nido.

Il progetto Asili Nido Plastic Free si è mosso lungo tre direttive principali, vale a dire: sostituzione di pannolini usa e getta con quelli lavabili; utilizzo di materiali naturali, di riuso e destrutturati per l’allestimento degli spazi; riduzione di produzione di rifiuti plastici da imballaggio all’interno delle cucine.

Le buone azioni del progetto

Scendendo nel particolare, l'idea portata avanti dalla cooperativa sociale Koiné è stata quella di ricorrere il più possibile a materiali riutilizzabili, evitando in tal modo i prodotti usa-e-getta, per ridurre drasticamente i rifiuti prodotti ogni giorno negli asili nido comunali. Dal punto di vista concreto, queste sono le azioni messe in campo:

  • materiali naturali, di riuso e destrutturati anche per i giochi e le attività con bambine e bambini;
  • nessun avviso cartaceo alle famiglie, ma ricorso alla comunicazione digitale (via app dedicata o email);
  • nessuna tovaglia di carta, ma utilizzo di quelle lavabili;
  • no ai bicchieri di plastica in favore dell'uso di bicchieri infrangibili e lavabili;
  • ricorso all'acqua del rubinetto, sicura e controllata, e conseguente dismissione di bottiglie di plastica;
  • riduzione delle confezioni in plastica per i cibi della cucina;
  • uso di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate;
  • utilizzo di pannolini lavabili (da usare lodevolmente anche a casa) al fine di evitare il ricorso ai 40mila pannolini usa-e-getta necessari, che significano oltre 6,5 tonnellate di rifiuti indifferenziati;
  • utilizzo di sovrascarpe di stoffa.

Un esempio da seguire

Vimodrone è tra i comuni più “ricicloni” della Lombardia. Come notano l’assessore all’Ecologia del Comune di Vimodrone Andrea Citterio e l’assessore all’Istruzione Marco Albertini, in città la “percentuale di raccolta differenziata è uguale o superiore al 65%” con “una produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante”.

Senza dubbio l'iniziativa degli Asili Nido Plastic Free è da seguire anche da parte di altre realtà italiane, perché, come dicono gli organizzatori, “per crescere plastic free si comincia da piccoli”. O, come recita il motto latino, “exempla trahunt”, cioè “gli esempi trascinano”. Noi ci crediamo!