Oggi entra in vigore la Sup: ecco gli oggetti in plastica usa e getta a cui potrai dire addio

A partire da oggi, venerdì 14 gennaio 2022, entra ufficialmente in vigore anche in Italia la normativa Single use Plastic che prevede il divieto di diversi prodotti monouso, degradabili e non compostabili. Che cosa non troverai più? Dai cotton fioc alle posate, dalle cannucce ai bicchieri e molto altro.
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Kevin Ben Alì Zinati 14 Gennaio 2022

Forse all’inizio non sarà facile, ma dire questo “addio” non è mai stato così bello. Sì: da oggi infatti abbandoniamo tutto ciò che è plastica usa e getta.

Entra finalmente in vigore anche in Italia, come nel resto d’Europa, la direttiva antiplastica Single-use plastic. Meglio nota come Sup, la nuova legge mira a mettere un grosso freno a una delle piaghe che sempre di più minacciano il Pianeta, ovvero l’inquinamento dovuto alla plastica monouso.

Sicuramente sei conscio del problema anzi, probabilmente l’hai anche visto con i tuoi occhi per le strade della tua città, nei tuoi boschi, nei tuoi mari. Forse però non ti sei mai reso conto di quanto grande sia. Per farti un’idea pensa solo che l'80-85% dei rifiuti marini sulle spiagge europee è di plastica e che il 50% dei rifiuti marini in Europa è composto da articoli di plastica monouso. Troppo.

Se dovremo – forse – attendere il 2023 per la plastic tax, la normativa sugli oggetti in plastica con cui l’Italia vorrebbe disincentivarne l’impiego e produzione da parte delle aziende, è certo invece che a partire da oggi verranno vietati diversi prodotti monouso, degradabili e non compostabili.

I prodotti a cui dire addio

Con il termine monouso si intendono quei manufatti realizzati interamente o parzialmente in plastica “a eccezione del prodotto realizzato in polimeri naturali non modificati chimicamente recita la normativa, destinati a essere utilizzati una volta sola, oppure per un breve periodo di tempo, prima di essere gettati.

La Sup vieterà anche i prodotti in plastiche oxo-degradabili. Ovvero quelle materie plastiche ricche di additivi che per via dei processi di ossidazione dovuti all'aria con cui vengono a contatto portano l’oggetto a degradarsi e a ridursi in microframmenti (o a decomporsi chimicamente). Non biodegradandosi correttamente, contribuiscono dunque all’inquinamento ambientale da microplastiche.

Sono salvi gli oggetti biodegradabili e compostabili con percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40% e, a partire dal 1 gennaio 2024, superiori almeno al 60% mentre sono vietati i prodotti non compostabili.

Quelli, cioè, che non possono essere gettati nei rifiuti organici perché incapaci di trasformarsi in compost: la sostanza ricca di proteine e sostanze nutrienti figlia dei processi biologici di compostaggio e riutilizzabile impiegare in vari modi.

Quali sono nello specifico i prodotti vietati dalla Sup a cui dunque dovrai dire addio? Sto parlando di:

  • cotton fioc (che in Italia erano già stati vietati all'inizio del 2019)
  • posate: forchette, coltelli, cucchiai, bacchette usa e getta
  • piatti
  • bicchieri
  • cannucce monouso
  • agitatori per bevande
  • aste da attaccare a sostegno dei palloncini (ma non i palloncini stessi)
  • contenitori per alimenti in polistirene espanso
  • contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi
  • tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi

Nell’elenco dei prodotti banditi ci sono anche tutti gli attrezzi da pesca contenuti plastica o “usati nell’acquacoltura per prendere, catturare o allevare risorse biologiche marine o che galleggia sulla superficie del mare ed è impiegato allo scopo di attirare e catturare o allevare dette risorse biologiche marine”.

Questo per evitare che ami, fili o altre pezzi di una canna da pesca continuino minacciare l’ambiente marino e la sua fauna.

E le bottigliette?

Avrai notato che all'appello dei prodotti messi al bando dalla normativa anti-plastica monouso mancano loro: le bottigliette di plastica.

Se ti stai chiedendo che fine faranno te lo abbiamo spiegato anche in questo video. In sostanza posso dirti che – per ora – sono salve. La Sup però ha già tracciato quello che sarà il loro destino.

Entro il 2025 le bottigliette dovranno essere costituite da almeno il 25% di plastica riciclata, percentuale che salirà fino al 30% nel 2030. In più bisognerà aumentare nettamente gli sforzi e gli investimenti per la raccolta differenziata e il riciclo.

Gli obiettivi cui sono chiamati i Paesi europei sono ambiziosi ma necessari. Si parla di immettere nel sistema di riciclo il 77%di quanto immesso al consumo entro il 2025 per arrivare fino al 90% entro il 2029.