Direttiva europea sulla plastica monouso, in arrivo il recepimento italiano (con 4 mesi di ritardo)

Nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri, è stato approvato il decreto legislativo di recepimento della cosiddetta direttiva Sup, che vieta l’immissione sul mercato di alcuni prodotti in plastica monouso (come piatti, posate e cannucce) e che sarebbe dovuta entrare in vigore lo scorso 3 luglio.
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Federico Turrisi 5 Novembre 2021

La scorsa estate qui su Ohga ci siamo occupati parecchio della direttiva UE 2019/904 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente. Parliamo della famosa direttiva Sup (single-use plastics), che prevede il divieto di commercializzazione di alcune categorie di prodotti (come posate, piatti e cannucce) e la riduzione di altri (come i bicchieri) in plastica monouso.

Il 3 luglio 2021 era la data in cui era prevista l'entrata in vigore della direttiva, ma in Italia – dove il dibattito sulla norma europea è stato piuttosto acceso, con gli industriali, da una parte, a denunciare i potenziali danni economici e gli ambientalisti, dall'altra, a chiedere maggiore ambizione nella lotta contro l'usa e getta –  non è stato emanato finora alcun decreto legislativo di recepimento. E infatti avrai notato anche tu che questi prodotti si trovano ancora in giro. Ma ti sei chiesto che fine abbia fatto questo decreto? A che punto siamo?

Ebbene, nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame definitivo (dopo il passaggio in Parlamento) 18 decreti legislativi di attuazione di norme europee, e tra queste c'era proprio la direttiva Sup. Adesso manca solo l'ok della Commissione Europea, a cui lo scorso 23 settembre l'Italia aveva già inviato preventivamente il testo del decreto per avere un parere. Insomma, sembrerebbe che il processo di recepimento della direttiva da parte del nostro Paese sia finalmente in dirittura d'arrivo.

Rispetto al testo originale della direttiva approvato più di due anni fa dal Parlamento europeo e del Consiglio, la legge di recepimento italiana introduce due importanti novità: sono infatti esclusi dall'ambito di applicazione sia i prodotti che presentano un rivestimento in materiale plastico presente in quantità inferiore al 10% del peso dell'articolo stesso, sia i prodotti monouso in plastica biodegradabile e compostabile (dunque conformi agli standard europei UNI EN 13432 o UNI EN 14995) con almeno il 40% di materia prima rinnovabile (60% a partire dal 1° gennaio 2024), qualora non sia possibile ricorrere ad alternative riutilizzabili.