Gli pneumatici ricostruiti sono perfetti per l’economia circolare e anche per il portafoglio

Consentono di risparmiare soldi e materie prime, e di generare meno rifiuti ed emissioni, garantendo allo stesso tempo prestazioni ottime.
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Gianluca Cedolin 28 Maggio 2020

Li usiamo principalmente per gli autobus e i mezzi pesanti, ma gli pneumatici ricostruiti iniziano a essere un'alternativa valida e sostenibile agli pneumatici nuovi anche delle nostre auto. Sono un prodotto dell'economia circolare, quella su cui dovremmo puntare per il futuro. Convengono anche dal punto di vista economico: nel 2019 abbiamo risparmiato quasi 55 milioni di euro. Ma soprattutto ne beneficia l'ambiente, come vedremo; intanto cerchiamo di spiegarti di cosa si tratta.

Cosa sono gli pneumatici ricostruiti

Sono delle gomme rigenerate per percorrere altri chilometri. Sono costituite dalla struttura principale della gomma originaria (che non dev'essere perforata o tagliata, ma ancora in condizioni accettabili), che viene privata del battistrada consumato. Questo viene sostituito con uno nuovo, che solitamente viene fabbricato con degli pneumatici usati che non possono essere generati: in sostanza non si butta via niente. Il battistrada nuovo, come spiega questo blog, subisce il processo di vulcanizzazione, attraverso cui la gomma si fonde unendosi a quella della carcassa che vogliamo recuperare.

Le gomme ottenute hanno prestazioni simili a quelle nuove, se fabbricate secondo le normative europee (lo puoi verificare da una E su un'etichetta). Costano circa il 50% in meno e sono ideali soprattutto per i mezzi pesanti. Per le auto funzionano altrettanto bene, almeno che tu non debba percorrere solo strade sterrate, di montagna, o cerchi uno pneumatico per una guida molto sportiva.

Un vero risparmio

Secondo il report di Airp (Associazione italiana ricostruttori penumatici), nel 2019 non abbiamo risparmiato solo soldi, ma anche 23,3 milioni di liti di petrolio ed equivalenti. I benefici per l'ambiente non sono finiti: con gli pneumatici ricostruiti abbiamo usato 17.150 tonnellate di materie prime in meno e soprattutto abbiamo evitato di immettere nell'ambiente 20.580 tonnellate di pneumatici usati e quasi 10mila tonnellate di CO2. Per questo, visto che oggi non sempre ci sono le risorse per ricostruire le gomme, l'Airp ha chiesto che arrivino misure e strumenti in favore di un settore che conviene a tutti noi.