
C’è El Hadji Salifou Ouédraogo, che pianta un baobab al giorno da 50 anni; c'è Antoine Moses che in appena 24 ore ne ha messi a Terra più di 23 mila alberi e c'è Felix Finkbeiner, che ad oggi ne ha già piantati più di 15 milioni.
In questa virtuosa pratica di riforestazione del Pianeta, tuttavia, ci sono degli alleati che ti sorprenderanno: gli scoiattoli.
Come sai, questi piccoli roditori hanno l’abitudine di accumulare il cibo nascondendo noci e semi in vari luoghi per consumarli durante i periodi di scarsità.
Anche a loro, tuttavia, capita di distrarsi. Capita cioè di dimenticarsi di una consistente parte delle proprie provviste abbandonandola dunque in nascondigli segreti sparsi per boschi e parchi.
Questa dimenticanza, con buona pace degli scoiattoli, è un fenomeno ecologicamente benefico per noi. Sì, perché dai loro semi accumulati e nascosti molto spesso nascono vere e proprie piantagioni accidentali di alberi che contribuiscono notevolmente al benessere degli ecosistemi forestali e non solo.
I più abili in questa pratica di accumulo seriale sono gli scoiattoli grigi e rossi. Appena sentono che l’inverno si sta avvicinando, corrono alla ricerca di noci e semi che poi stipano in vari luoghi strategici da cui si riforniscono poi nei periodi più duri, quando il freddo è tanto e il cibo scarso.
Seppelliscono le noci in vari luoghi, creando depositi distribuiti in più zone in modo da mettere le proprie scorte al riparo da qualche altro animale avido o semplicemente meno organizzato di loro e poi via in tana.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli scoiattoli grigi sono incredibilmente abili nel ricordare la posizione dei propri depositi, a cui riescono a tornate anche grazie a precisi segnali visivi e olfattivi.
Non sempre però tutte le noci vengono recuperate. Capita insomma che semi e noci vengano dimenticati lì, soli soletti. Il che non è per forza un male, almeno per noi.
Le noci dimenticate dagli scoiattoli infatti diventano i semi per la nascita di nuovi alberi che, crescendo, svolgono un ruolo cruciale nella rigenerazione forestale.
Quando una noce viene seppellita e non recuperata, infatti, può facilmente germogliare e diventare un nuovo albero.
Diversi scienziati hanno osservato, infatti, che gli scoiattoli tendono a seppellire le noci in luoghi che offrono una copertura vegetale, aumentando così le probabilità di germinazione dei semi.
È per questo motivi che gli scoiattoli, probabilmente a loro insaputa, vengono considerati agenti di riforestazione naturale.
La loro attività di recupero e accumulo di cibo, denominata caching, contribuisce alla dispersione dei semi e alla crescita di nuovi alberi in maniera importante e, dai fatto, promuove la rigenerazione delle foreste.