Felix Finkbeiner, il ragazzo che pianta alberi: grazie a lui oggi nel mondo ce ne sono 15 milioni in più

Felix Finkbeiner è un giovane eco-eroe che ha iniziato la sua vita da ambientalista quando aveva solo 9 anni. Era il 28 marzo del 2007 quando piantò il suo primo piccolo albero nel giardino di scuola. Da allora non si è più fermato e ha dato vita all’organizzazione Plant for the Planet che punta a ripopolare il Pianeta con 1 trilione di piante.
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Rubrica a cura di Kevin Ben Alì Zinati
25 Gennaio 2022

Gli eco eroi non hanno età. Felix Finkbeiner ha iniziato a pontare alberi quando aveva solo 9 anni e da allora non ha mai smesso. Se oggi il Pianeta ha 15milioni di piante in più lo deve proprio a lui. 

Alzati, apri la finestra e dimmi cosa vedi. La speranza è che tu possa scorgere un albero, o più di uno. Se l’uomo non ne avesse abbattuti così tanti stai certo che ne vedresti il doppio.

Per lungo tempo abbiamo avuto bisogno di spazio per le coltivazioni, gli allevamenti, le città. Ci serviva spazio per vivere e in un certo senso siamo stati "costretti" a togliere un albero dopo l’altro arrivando così a dimezzare quel patrimonio enorme di oltre 6 trilioni di alberi.

Poi però abbiamo superato il limite. Abbiamo cominciato con la deforestazione sfrenata e a spremere il Pianeta al punto da fargli sputare fuori tempeste, uragani, tsunami e tutti quei fenomeni climatici estremi che di alberi ne hanno rubati parecchi.

Tutto ciò che sta dentro la parola “cambiamento climatico”, insomma, non è altro che l’uomo che paga le conseguenze delle sue azioni.

Ma torniamo alla tua finestra. Anche se è difficile crederlo, posso dirti ogni giorno affacciandoti puoi vedere qualche albero in più. Se prendi i 2 miliardi che vengono piantati ogni anno e li dividi per 365, scopri che ogni 24 ore ne vengono messi a terra più o meno 5 milioni, circa 7mila ogni minuto.

Potrebbe suonati ancora più arduo crederlo, ma devi sapere che più di 15 milioni dei nuovi alberi degli ultimi 15 anni sono stati piantati da una persona sola. Anzi, un ragazzo: Felix Finkbeiner.

L’impegno ambientalista di Felix è iniziato più o meno nell’inverno del 2007, quando la maestra della scuola in Baviera prese l’anomalo caldo  come spunto per commissionare ai suoi studenti una piccola ricerca sull’emergenza climatica.

Felix, che all’epoca aveva 9 anni, cristallizzò nella sua mente i contorni della crisi. Due erano i punti principali: che stavamo condannando al rischio estinzione centinaia di specie, come l’orso polare, il suo animale preferito, e che Wangari Maathai aveva ragione.

Se tutti i suoi compagni di classe avessero seguito l’esempio di Wangari Maathai, che in pochi anni aveva piantato 30 milioni di alberi solo nel suo Kenya, avrebbero dato al Pianeta altri strumenti per catturare sempre più anidride carbonica e gli altri gas serra emessi dall’attività umana.

A fare il primo passo fu proprio Felix, che il 28 marzo di quell’anno si trasformò in un eco eroe e piantò un piccolo albero nel giardino di scuola. Fu il suo primo albero e da allora non si è più fermato.

L’anno successivo presentò all’assemblea delle Nazioni Unite “Plant for the Planet-Trees for climate justice” il progetto per ripopolare le foreste  del Pianeta. Nel 2010, alla presenza dei ministri dell’ambiente di 45 nazioni del mondo, mise a dimora la sua milionesima pianta e oggi la sua iniziativa è diventata uno dei punti di riferimento per la riforestazione del Pianeta.

Attorno a Felix ci sono più di 80mila giovani ambientalisti provenienti da oltre 70 paesi e una fitta rete di collaboratori costruita con governi, istituzioni, aziende e associazioni.

Tra gli obiettivi del Plant for the Planet oggi c’è il ripopolamento verde dello Yucatan, uno dei 31 Stati del Messico dove per il 2022 vogliono piantare oltre 3 milioni di alberi e ripristinare paesaggi forestali all'interno e intorno all'Area Naturale Protetta di San Felipe Bacalar, nonché alle Riserve della Biosfera di Balam-Kú e Calakmul.

Ma il sogno più grande si chiama “one trilion”. Non riusciremo mai a tornare ai 6 trilioni di alberi di cui ti parlavo all’inizio, anche perché più la civiltà cresce più servirà spazio. La scienza però è convinta che potremmo essere in grado di ripristinare fino a 1 trilione di alberi senza competere con l'agricoltura e gli insediamenti.

Il che sarebbe fantastico perché quando queste foreste saranno adulte potrebbero arrivare a catturare tra 488 e 1012 miliardi di tonnellate di CO2, rispettivamente un quarto e un terzo di tutte le emissioni umane di anidride carbonica finora stimate.

Così Felix insieme alla sua schiera di ambientalisti si sta impegnando ogni giorno, anzi ogni secondo per ripristinare i nostri boschi e le nostre foreste e dare nuovi alleati non solo contro la crisi climatica ma anche per la salvaguardia della biodiversità del nostro Pianeta.

Felix, ancora prima di Greta Thunberg e dei Fridays, ha fatto ciò di cui il Pianeta aveva bisogno: ha smosso le coscienze.

Come ci è riuscito? Ho toccato il tasto giusto, apparentemente semplice e scontato ma troppo spesso sottovalutato. E cioè che gli alberi sono sinonimo di tante cose, una in particolare: vita.

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Giornalista fin dalla prima volta che ho dovuto rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande”. Sulla carta, sono pubblicista dal altro…