
È risaputo che il glitter costituisce un problema per l’ambiente: le microplastiche inquinano le acque ma anche il suolo. L’appello degli scienziati è stato recepito dall’Europa, tanto è vero che dall’ottobre 2023 è entrata in vigore la direttiva UE per limitare la dispersione delle microplastiche aggiunte ai prodotti contenenti sostanze chimiche dannose per la natura.
Tra queste sostanze c’è, appunto, anche il glitter. Nel frattempo una ricerca dell’Università di Melbourne ha trovato un potenziale sostituto della “cellulosa scintillante”. Questo sostituto potrebbe essere più sicuro per il suolo, si tratta di un glitter non plastico ricavato da sottili pellicole di cellulosa.
Uno studio pubblicato sulla rivista Aquatic Toxicology ha rivelato che nei mari e oceani ci sono 8 milioni di tonnellate di glitter e microplastiche. Questi elementi resistono alla degradazione.
Ma se in tanti sono consapevoli dell’impatto negativo delle plastiche sugli oceani, molti ignorano le conseguenze per il suolo che sono di pari portata. A sostegno di ciò c’è lo studio dei ricercatori dell’Università di Melbourne che hanno testato gli effetti del glitter convenzionale a base di cellulosa sulle collembole, creature appartenenti alla sottoclasse degli hexapoda. Il glitter aveva una concentrazione progressiva nel terreno di 10, 100 e 1000 mg per kg.
Stando ai risultati dello studio pubblicato su Chemosphere, quando il glitter a base di plastica e metallo era presente nel suolo con una concentrazione di 1000 mg/kg, le collembole, conosciute anche come code di primavera, hanno prodotto il 61% in meno di prole rispetto a quanto fatto dal campione di controllo.
Suzie Reichman, coautrice e ecotossicologa dell’Università di Melbourne, ha spiegato che i risultati hanno i pericoli potenziali che le microplastiche come il glitter rappresenta per il suolo: “Sappiamo tutti che la plastica è un grosso problema per i nostri oceani ma ciò di cui molte persone non sono altrettanto consapevoli è che l'inquinamento da plastica è maggiore nel nostro suolo e potenzialmente ha un impatto altrettanto grande”.
Le code di primavera svolgono una funzione importante, mangiano funghi e materiali in decomposizione; compromettere la loro salute, la loro riproduzione, avrebbe effetti negativi sulla crescita di piante sane.
I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno sviluppato un glitter non plastico. Questo materiale è fatto di nanocristalli di cellulosa. Il nuovo tipo di glitter è stato ottenuto da pellicole di cellulosa, si tratta di uno zucchero naturale che si trova, ad esempio, nel legno e nel cotone.
Le pellicole di cellulosa sono state scomposte in microscopiche strutture cristalline. Stando ai risultati ottenuti fino ad ora, i ricercatori ritengono che i brillantini di cellulosa siano più sicuri. Serviranno, tuttavia, ulteriori ricerche per determinare gli effetti di questo glitter alternativo sull’ambiente acquatico.