
Con la sua altezza di 25 metri, una circonferenza del tronco di quasi 15 metri e una storia che vanta 173 anni, il Ficus magnolioide dell'Orto Botanico di Palermo è stato eletto Albero dell'anno 2022. A decretarlo una giuria popolare che si è espressa online sul sito di Giant Trees Foundation, fondazione senza scopo di lucro nata per conoscere, difendere e tutelare i grandi alberi nonché ente organizzatore dell'iniziativa: ha sfiorato i 42mila voti ed è così diventato uno dei simboli di quest'anno.
Gli altri alberi in lizza per il titolo erano: il Platano dell'Orto Botanico di Padova (secondo classificato con poco più di 36mila voti), la Melaleuca del Re dell'Orto Botanico di Napoli (circa 24mila voti) e il Gioiello dell'Orto di Roma (ultimo in classifica, che ha racimolato circa 15mila voti).
Il Grande ficus dell'Orto Botanico di Palermo (questo è il nome proprio di tale meraviglia) è stato posto a dimora nel 1845 e da allora è diventato uno dei vanti della città siciliana. Particolarità di quest'albero è il perimetro dei vari fusti che lo compongono e che in totale misura 45 metri. La chioma, inoltre, che misura 10.000 metri cubi, copre una superficie di circa 3000 metri.
È considerato l’albero con la chioma più grande d’Europa e con le sue dimensioni è un concentrato di biodiversità, sia per la sua struttura in sé sia per i tanti animali a cui offre riparo. È, senza dubbio, un unicum da vari punti di vista: biologico, paesaggistico, storico e culturale.
Il Grande ficus dell'Orto Botanico di Palermo appartiene alla famiglia delle Moraceae e il nome comune è ficus magnolioide o fico della baia di Moreton. In Italia questi alberi sono soprattutto ornamentali e si trovano in parchi cittadini di diverso tipo. Oltre che a Palermo, in Sicilia si trovano a Siracusa (nella zona archeologica) e a Catania nella Villa Bellini.
In Sardegna troviamo alberi simili, benché di diverse dimensioni, a Cagliari, e anche nella piazza centrale di Carloforte sull'isola di San Pietro. Altri ficus si trovano nell'Italia peninsulare: per esempio in Calabria (sul Lungomare e davanti alla stazione Centrale di Reggio) e in Liguria, dove fanno bella mostra di sé a Bordighera e anche a Sanremo.