I barattoli dei pomodori e pelati potrebbero contenere cartucce dei cacciatori: quali sono i rischi da ingestione

L’attività venatoria non uccide soltanto la vita di esseri viventi, ma lascia tracce a livello ambientale. La denuncia arriva dall’Anicav: ma cosa succede?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 5 Marzo 2024

La possibilità di trovare corpi estranei all'interno dei contenitori di pomodoro potrebbe diventare sempre maggiore. La notizia arriva dal Fatto Quotidiano, che è entrato in possesso di una lettera che l'Anicav, l’Associazione degli industriali delle conserve alimentari vegetali. Il testo era indirizzato alle sette associazioni venatorie riconosciute in Italia per denunciare il problema, poiché i cacciatori non raccolgono spesso le cartucce esplose durante l'attività di caccia.

Alcune aziende hanno segnalato la presenza di tracce di bossoli nel pomodoro che gli viene consegnato dai produttori, per poi essere lavorato e trasformato. I problemi alla base sono due: il mancato rispetto della legge 157/92, che imporrebbe la raccolta delle cartucce esplose, e il fatto che le selezionatrici ottiche delle aziende non riescono a individuare al meglio i bossoli, a causa del colore rosso di alcuni di essi.

"Tenuto conto che tale situazione mette a rischio la sicurezza dei consumatori, con gravi danni per la reputazione delle nostre aziende, siamo a chiedere un vostro intervento nell'identificare soluzioni pratiche e sostenibili per prevenire la contaminazione dei campi agricoli durante le attività di caccia e nel sensibilizzare i vostri associati affinché si adoperino per evitare il ripetersi di casi analoghi", spiega Giovanni De Angelis, Direttore generale di Anicav.

Non si è fatta attendere la lettera di risposta di Massimo Buconi, presidente Federcaccia, che si è detto disposto a trovare una soluzione condivisa sul tema. "Egregio dottor De Angelis, in risposta alla vostra del 27 febbraio siamo a informarvi che abbiamo provveduto a chiedere alle nostre sezioni sul territorio di sensibilizzare i nostri iscritti sulla problematica da voi evidenziata, facendovi tuttavia presente che la legge sulla caccia prevede già l’obbligo di raccogliere i bossoli usati e non abbandonarli nell’ambiente. Tuttavia, da consumatori ci permettiamo di esprimere una certa preoccupazione di fronte alla vostra affermazione in merito all’impossibilità di rilevare corpi estranei nel prodotto destinato alla trasformazione alimentare sia in plastica che in metallo, materiali non certo legati alla realizzazione dei soli bossoli delle munizioni da caccia", afferma Buconi, segnalando però che questa pratica, senza nessuna giustificazione per i cacciatori, avviene a sua detta anche in zone dove non viene praticata l'attività venatoria.

Quali danni comporta l'ingestione

Se dovessero esserci nuovi casi di tracce di bossoli nei pomodori, il rischio per la salute è che, ingerendoli, materiali come piombo e plastica possano finire nel nostro corpo. L'ingestione quindi potrebbe provocare "irritazione all'apparato digestivo e, presumibilmente, anche altri effetti non conosciuti", come segnalato in un documento della Prefettura.