I fuochi d’artificio inquinano? Meglio le scintille biodegradabili, belle come mille lucciole

I fuochi d’artificio, purtroppo, inquinano molto. E se ci fosse un modo più delicato, ecologico e sostenibile per celebrare le feste? Guarda queste scintille: sono biologiche e fanno l’effetto di migliaia di lucciole!
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Sara Polotti 8 Febbraio 2022

Nessuno nega la maestosità dei fuochi d'artificio: i giochi pirotecnici, invenzione orientale derivata dalla scoperta della polvere da sparo, sono una tradizione di Capodanno, di Ferragosto, delle feste di paese, delle sagre e dei matrimoni. Pensate per stupire e per affascinare, queste esplosioni colorate che disegnano nel cielo scintille, fontane e affascinanti pattern sono attese con trepidazione da moltissime persone, soprattutto quando scandiscono un evento particolarmente sentito.

Ma c'è un rovescio della medaglia: si tratta, niente di più niente di meno, di un prodotto a base di polveri nere esplosive, cartone e sali di bario, potassio, litio o altri metalli utilizzati per ottenere gli effetti multicolore (emettendo, essi, radiazioni colorate). Insomma: i fuochi d'artificio non sono sostenibili a livello ambientale. E per quanto li si utilizzi sporadicamente, sarebbe comunque meglio evitarli.

Anche perché le alternative esistono, e sono altrettanto incantevoli e seducenti.

Perché i fuochi d'artificio inquinano

Essenzialmente i fuochi artificiali sono inquinanti perché sprigionano polveri sottili in quantità elevatissime. I dati parlano chiaro: nella notte di San Silvestro (nota per l'utilizzo di fuochi d'artificio) solo in Lombardia l'ARPA ogni anno rileva una concentrazione di polveri sottili PM10 doppia rispetto a quella dei giorni successivi, con un picco e nelle ore notturne e nelle primissime ore del mattino del primo giorno dell'anno. In Campania non va meglio: a Napoli e in altre località l'autorità competente segnala, sempre per quanto riguarda Capodanno, concentrazioni di PM10 anche superiori a 1000 microgrammi per metro cubo. Per comprendere la gravità, il limite giornaliero dovrebbe essere di 50 microgrammi per metro cubo, da non superare per più di 35 giorni all’anno.

Le alternative ai fuochi d'artificio

Recentemente sono diverse le istituzioni che, per celebrare feste patronali, eventi e party, stanno scegliendo esibizioni alternative ai fuochi d'artificio. Per esempio, le performance con i droni, che volando sopra le teste degli astanti creano giochi di luce e di movimento affascinanti. Anche le fontane di luce vanno per la maggiore: si tratta di show luminosi che con una serie di LED e laser ricreano pattern e immagini piene di fascino.

I giochi pirotecnici organici e sicuri

C'è però un'altra novità sul mercato, e potrebbe rivelarsi l'alternativa più fedele e simile ai veri fuochi d'artificio. Si chiama "Spark", ovvero "scintilla", ed è stata ideata da uno studio olandese, lo Studio Roosegaarde. Si tratta di fuochi artificiali biologici (come definiti dallo studio, ovvero "organic") pensati per illuminare le città e celebrare le feste in maniera più sostenibile.

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Questo gioco di luci ecologico è stato inventato dall'artista Daan Roosegaarde che, ispirato dalla magia luminosa delle lucciole, ha provato a fondere questo effetto visivo con la maestosità dei giochi pirotecnici. Il suo studio ha così creato un sistema che riesce a riprodurre l'effetto "lucciole nel cielo" utilizzando migliaia di scintille realizzate in materiali biodegradabili che riescono a volare nell'aria disperdendosi poi in maniera totalmente sicura e sostenibile.

Il progetto "Sparks" è stato presentato recentemente in occasione del Capodanno cinese, ma ufficialmente sarà possibile ammirare questi fuochi d'artificio ecologici e biodegradabili solo tra qualche mese, a Bilbao: dall'1 al 3 giugno 2022 saranno infatti utilizzati per celebrare il Wellbeing Summit for Social Change di Bilbao-Biscay in Spagna.

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