
Il riscaldamento globale è ormai un fenomeno talmente evidente che possiamo percepirlo ogni giorno: mentre ti scrivo questo articolo è il 19 ottobre alle 18 e a Milano ci sono 25°C.
Una temperatura anomala, anzi ormai nemmeno più, perché purtroppo sta diventando la normalità avere giornate estive in primavera e in autunno, immersi come siamo in una crisi climatica di cui sono chiari le cause e gli effetti, ma meno evidente il desiderio di combatterla con decisione.
Non bastasse la nostra percezione, sicuramente fallibile, arrivano i dati a supportare la tesi di una clima ormai totalmente cambiato rispetto a solo una, due generazioni fa.
In base ai dati Cnr-Isac, infatti, a oggi il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800. Le temperature sono state quasi un grado (0,96°C) superiori alla media del trentenni 1990-2020, quando già la curva del riscaldamento globale era in impennata.
D'altronde arriviamo da una delle peggiori estati sul fronte climatico, con mesi (luglio su tutti) di siccità, caldo estremo e quasi totale assenza di piogge, arrivate a settembre sotto forma di alluvioni ancor più deleterie.
Le temperature massime, in particolare, hanno segnato un aumento di 1,2°C, e la cosa più preoccupante è che i prossimi anni saranno, con buone probabilità, ancora più caldi.