Il bucato in lavatrice rilascia tantissime microplastiche: ecco come evitarlo in pochi gesti

Oggigiorno i tessuti sono sempre più sintetici: le fibre che li compongono rilasciano microplastiche dannosissime per l’ambiente. Ecco qualche consiglio per rendere i lavaggi più eco-friendly.
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Sara Polotti 5 Marzo 2023

La lavatrice è uno degli elettrodomestici più comuni nelle nostre case e permette di lavare i capi d'abbigliamento e i tessuti domestici in modo efficiente e conveniente (con un risparmio di acqua anche in relazione al bucato a mano, se si opta per i cicli a 30 gradi ed ecologici).

Tuttavia, molte persone non sono consapevoli del fatto che il bucato in lavatrice può rilasciare una grande quantità di microplastiche nell'ambiente. Queste microplastiche, che sono piccole particelle di plastica inferiori al millimetro, possono essere dannose per gli organismi marini e per la nostra salute.

In questo articolo ti spiegheremo come evitare il rilascio di microplastiche durante il bucato in lavatrice in pochi gesti.

Da dove arrivano le microplastiche?

Le microplastiche sono il risultato del lavaggio di tessuti sintetici come il nylon, il poliestere e il rayon (e la famosissima microfibra). Durante i cicli in lavatrice, le fibre di questi tessuti rilasciano piccole particelle che possono essere scaricate direttamente nelle acque reflue e negli oceani.

Uno studio condotto da un team guidato dall'esperto Mark Anthony Browne ha rilevato che il lavaggio di un solo carico di vestiti sintetici può rilasciare fino a 1.900 microscopiche fibre plastiche nell'acqua di scarico. Queste microplastiche possono quindi essere ingerite dagli organismi marini, causando danni ai loro sistemi digestivi e alla loro salute in generale.

I problemi non riguardano però solo gli animali acquatici. Anche l'essere umano non è esente dai rischi delle microplastiche, dal momento che sempre più studile stanno rilevando nelle feci umane.

Anche i tessuti naturali sono pericolosi

Purtroppo, non basta passare a tessuti più naturali come cotone e lana per evitare le microplastiche nell'acqua e nell'organismo.

Il cotone utilizzato nell'industria tessile è infatti trattato chimicamente e non è biodegradabile quanto lo sarebbe in natura. In altre parole, i micro-stralci di fibre naturali che derivano dai lavaggi in lavatrice restano comunque in acqua.

I consigli per produrre meno microplastica

Esistono, tuttavia, alcuni gesti che possiamo compiere per ridurre al minimo il rilascio di microplastiche da parte della nostra lavatrice.

  • Ridurre i lavaggi non fa bene solo ai tessuti e ai capi d'abbigliamento (che durano maggiormente), ma permette di immettere meno microplastiche tessili in acqua. E, allo stesso tempo, fa bene all'ambiente dal punto di vista energetico.
  • Eseguire cicli a lavatrice piena è meglio rispetto ai mezzi carichi.
  • Anche i cicli più brevi e a temperature più basse sono da preferire.
  • Se la lavatrice non ha un filtro incorporato, è utile usare i sacchi filtranti (in cui si infilano i capi durante il lavaggio, raccogliendo poi le fibre sfaldate e buttandole nel cestino) oppure le apposite palle-filtro.