Gli scienziati hanno studiato il satellite Copernicus Sentinel-5P scoprendo una riduzione di ozono sull'Artico. A causa di diverse condizioni atmosferiche, i livelli di ozono sono precipitati causando un buco nello strato che ha il compito di proteggere, con il gas naturale, la vita dell'uomo e delle altre specie da pericolose radiazioni ultraviolette del sole: esse causano danni alla pelle e anche all'ambiente in cui vivi.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia spaziale europea, "nelle ultime settimane gli scienziati hanno notato l'insolita forte diminuzione di ozono sopra le regioni polari settentrionali. Utilizzando i dati dello strumento Tropomi sul satellite Copernicus Sentinel-5P si è monitorato questo buco dell'ozono artico formarsi nell'atmosfera".
La notizia della sua comparsa risale a fine marzo è stata pubblicata dalla rivista Nature. Si tratta di un buco 3 volte superiore alla Groenlandia e "rivaleggia – come scritto su Nature – con il più noto buco dell'ozono antartico che si forma nell'emisfero meridionale ogni anno". Negli scorsi giorni i ricercatori dell'Istituto Alfred Wegener di Potsdam hanno misurato i livelli dell'ozono utilizzando palloni sonda lanciati da varie stazioni intorno all'Artico.
Il coordinatore dei ricercatori di Potsdam, Markus Rex, ha commentato i risultati. "Abbiamo osservato alla fine di marzo 2020 una diminuzione dell’ozono di circa il 90% a 18 chilometri di quota. Un valore – rileva Rex – che non avevamo mai visto prima al Polo Nord". Gli esperti, in ogni caso, affermano che non c'è pericolo per la salute degli esseri umani e che il tutto dovrebbe durare poche settimane.