Il decalogo di Ohga per salvare il mare: 10 semplici consigli da seguire tutti i giorni

Ohga vuole aiutarti a fare la tua parte nella salvaguardia del mare. Eccoti dieci semplici consigli che puoi seguire tutti i giorni. Minimo sforzo, massimo risultato!
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Sara Del Dot 19 Febbraio 2019

Fiumi, mari e oceani di tutto il mondo sono pieni zeppi di plastica. Puoi trovarla che ti galleggia accanto mentre ti fai una nuotata non lontano dalla riva, puoi imbattertici sulla spiaggia, sparsa tra la sabbia e gli scogli, o ancora sott’acqua, abbandonata sui fondali, ricoperta di alghe. Ogni anno sono 8 milioni le tonnellate di rifiuti plastici che finiscono dritti nelle acque di tutto il mondo, di cui il 90% vi arrivano trasportati dai fiumi. Di questo incredibile ammasso di polietilene, circa l’80% consiste in packaging e plastica monouso. Secondo le stime dell’Unep, il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, se andiamo avanti così, nel 2050 negli oceani di tutto il mondo ci sarà più plastica che pesce. Probabilmente sono tutti numeri che avrai già sentito da qualche parte, magari al telegiornale, magari per sentito dire, magari ancora in qualche campagna di sensibilizzazione. Forse però non sai che i problemi del mare non riguardano soltanto la plastica, sebbene rappresenti una delle questioni più importanti a livello ambientale. Ogni giorno, infatti, nelle acque del Pianeta finiscono anche migliaia di litri di sostanze inquinanti disperse dalle creme e oli solari che ti spalmi addosso prima di fare il bagno, microparticelle derivanti dalla decomposizione delle lenti a contatto che getti nello scarico dopo l’uso, mozziconi di sigaretta che ormai ti sei abituato a buttare per terra come se fosse la cosa più normale del mondo.

A minacciare il mare, quindi, sono tante cose. E tutte, nessuna esclusa, possono essere evitate o quantomeno ridotte attraverso piccoli gesti quotidiani che ciascuno di noi dovrebbe compiere. Ti piacerebbe fare la tua parte? Ohga ha pensato ad alcune piccole azioni che potrebbero aiutarti a fare la differenza. Si tratta di dieci semplici consigli da seguire per adottare uno stile di vita più consapevole e rispettoso dell’ambiente che ti circonda. E avere, quindi, un impatto minore su un ambiente già fin troppo compromesso.

1.Usa un posacenere portatile

Una delle cose più spiacevoli che possono accaderti quando arrivi in spiaggia e pianti l’ombrellone, è accorgerti di essere circondato da mozziconi di sigaretta. Molti fumatori non si rendono minimamente conto del fatto che questa abitudine, oltre a rappresentare una totale mancanza di rispetto nei confronti delle altre persone che frequentano quel luogo, provoca un danno all’ambiente notevole. Infatti, quasi sicuramente sono all’oscuro del fatto che un filtro di sigaretta ci impiega ben cinque anni a biodegradarsi. Ciò significa che se ogni anno andrai in quella stessa spiaggia, troverai lo stesso mozzicone per almeno altre cinque volte. Terribile, no? E allora perché non portarti sempre in borsa o nello zaino un piccolo posacenere portatile in cui riporlo una volta che hai finito di fumare? Si tratta di un accorgimento minimo, un’abitudine che, se acquisita, a te cambierebbe molto poco, agli altri e all’ambiente tantissimo.

2.Fai la raccolta differenziata

Sicuramente è molto comodo, in mancanza dei quattro bidoni pronti ad accogliere i tuoi rifiuti con uno sforzo minimo, buttare tutto insieme senza farti troppe domande. Soprattutto quando, attorno a te, vedi tante altre persone che non si curano di separare i rifiuti anche più intuitivi, semplicemente per mancanza di voglia. Ma hai idea delle conseguenze devastanti che un comportamento del genere può avere sull’ambiente? Non fare la differenziata significa condannare alla discarica, al termovalorizzatore o peggio all’oceano un rifiuto che magari invece sarebbe potuto essere avviato a riciclo, recuperato e trasformato in un oggetto nuovo. Pensaci bene, quando devi buttare qualcosa. Vale la pena di fare quel piccolo sforzo in più? Io credo di sì.

3.Non buttare le lenti a contatto nello scarico

Nel mondo sono oltre 24 milioni le persone che ogni giorno indossano le lenti a contatto. Se sei una di queste, devi sapere che le preziose lentine che ti liberano dalla scocciatura degli occhiali almeno per una serata, non si sciolgono nell’acqua come sei abituato a pensare. Certo, si disgregano, ma non si dissolvono completamente, anzi. Se gettate nello scarico come la maggior parte delle persone sono solite fare, diventano parte delle oltre 63.000 microplastiche presenti per ogni km2 di oceano, e si trasformano in cibo per pesci e molluschi, intossicandoli e finendo spesso e volentieri sulle nostre tavole, e quindi nel nostro stomaco.

4. Lascia perdere la cannuccia nel drink

Il comodo tubetto di plastica fa parte delle nostre abitudini, siamo sempre stati abituati a vederlo galleggiare nel bicchiere. Ma per quanto apparentemente poco voluminosa e innocua, la cannuccia di plastica è un oggetto dannosissimo per l’ecosistema marino. Non a caso, è stata inserita nell’elenco dei dieci oggetti di plastica monouso messi al bando dalla direttiva dell’Unione Europea a partire dal 2021, dal momento che rappresentano quelli in assoluto più presenti sulle spiagge e nei mari. Dunque, sei ancora convinto di non riuscire a bere il tuo Spritz direttamente dal bicchiere?

5.Usa una borraccia di metallo

Lo so, la bottiglietta si trova a disposizione nel distributore proprio fuori dalla porta del tuo ufficio, è comoda, sempre pulita, sempre piena e costa pochissimo. In più, non sei costretto a portartela sempre dietro aggiungendo un peso al tuo già consistente carico quotidiano, ma una volta finita la puoi lasciare direttamente nel cestino. Ma se tutti al mondo ragionassero in questo modo (e credimi, siamo ben lontani da toglierci di dosso questa forma mentis) in breve tempo saremmo letteralmente sommersi dalle bottigliette di plastica. Il cui numero è talmente elevato che non sempre riescono a essere riciclate in modo efficace. Che fare, quindi? Intanto, devi trovare la forza di volontà e la voglia di cambiare abitudine. Invece di comprare ogni giorno (o ogni due) una bottiglietta dal distributore, vai una volta per tutte ad acquistare una borraccia in plastica rigida o in metallo da riempire ogni giorno e tenere sempre con te. Ne risparmierai in termini economici e avrai fatto la tua piccola parte per evitare alla plastica già esistente in giro per il mondo si aggiunga quella prodotta delle tue pigre abitudini. In pratica, vincono tutti.

6.Acquista biodegradabile

Devi organizzare la festa di compleanno di tuo figlio e non sai che piatti monouso comprare? Oppure partecipi a un’inaugurazione e ti hanno chiesto un parere su come gestire il catering? Bene, quando si tratta di oggetti monouso come, appunto, piatti, bicchieri e stoviglie, la domanda che devi porti è sempre la stessa: ho a disposizione un’alternativa biodegradabile? La risposta, nel 100% dei casi, è sì. Perché le stoviglie in materiale compostabile si trovano anche nei supermercati, e sono una più che valida alternativa alla plastica rigida che una volta gettata via dopo un solo utilizzo verrà quasi sicuramente destinata ai termovalorizzatori perché sporca.

7.Scegli creme solari non inquinanti

Proteggere la propria pelle quando ci si espone direttamente al sole cocente è, ovviamente fondamentale. Ma alcune creme solari possono contenere elementi molto pericolose per la fauna acquatica come ad esempio l’ossibenzone o l’octinoxato, che una volta rilasciate in acqua uccidono i coralli, esercitando su di loro un effetto scolorente. Naturalmente non ti sto dicendo di evitare di mettere la crema solare prima di entrare in acqua. Ma per proteggere sia la tua pelle sia l’ambiente che ti sta ospitando, potresti fare caso alle sostanze che le creme che stai per acquistare contengono.

8.Fai la spesa al peso

Imballaggi e packaging rappresentano la maggior parte della plastica presente in fiumi e oceani. Ciò che ne complica la gestione, infatti, non è il materiale, che è anzi quasi più intuitivo da differenziare e riciclare del resto, ma la quantità. Per ridurre la mole di involucri che ogni giorno si riversano nell’ambiente, puoi optare per comprare la maggior parte di prodotti possibile in negozi che si occupano di spesa al peso, in cui gli alimenti e i prodotti non vengono pre-confezionati, ma che puoi acquistare nell’esatta quantità di cui hai bisogno. Inoltre, per quanto riguarda prodotti per la casa come i detersivi, ti sarà possibile tornare nel negozio sempre con lo stesso flacone, da riempire nella quantità desiderata. In questo modo eviterai gli sprechi ma anche la produzione inutile di scatole e involucri che una volta a casa getteresti subito via.

9.Usa una borsa di stoffa

Non è pesante né ingombrante, e spesso è anche molto più capiente dei sacchetti che ti consegnano in cassa quindi te ne basterà usare una! La borsa di stoffa è un ottimo modo per evitare di tornare a casa con più materiale del previsto, inoltre è riutilizzabile praticamente finché non si rompe. È sufficiente un po’ di memoria per ricordarsela ogni volta.

10.Controlla il pesce che mangi

Ricordi cosa abbiamo detto all’inizio, che se continuiamo di questo passo nel 2050 i mari conterranno più plastica che pesci? Bene, la causa di questa tragica profezia non è soltanto da ricondurre all’inquinamento delle acque. Perché sì, la plastica non fa che aumentare, ma i pesci continuano a diminuire. La pesca industriale incontrollata sta infatti decimando le popolazioni ittiche, tant’è che in Italia sono stati imposti dei fermo pesca per salvaguardare la riproduzione di diverse specie, e il mercato è stato costretto ad adattarsi alla domanda implementando il pescato di importazione. Così, capita che due piatti di pesce su tre che si consumano al ristorante siano di importazione. Ma nessuno lo sa. Quindi, controlla sempre le etichette del pesce che compri, cercando di prediligere quello italiano pescato in zone popolate.