In questi giorni forse avrai visto anche tu le foto degli Stati Uniti intrappolati in una morsa di gelo. Sono soprattutto gli stati del Nord e del midwest a essere sferzati da venti artici, che fanno sprofondare le temperature fino a 35 gradi sotto lo zero. E anche in Italia, va detto, non si può certo uscire in maniche di camicia. Ecco, anche se c'è un freddo polare e ghiaccia qualsiasi cosa si trovi in un ambiente esterno, non significa che il riscaldamento globale si sia attenuato. Anzi, questa è un'altra delle sue facce.
Per prima cosa, è fondamentale che tu conosca la differenza fra meteo e clima. Il primo studia i fenomeni atmosferici circoscritti nel tempo, il secondo invece li studia su larga scala. Per farti un esempio: il meteo si occupa di quanti giorni di pioggia sono previsti per la tua città durante il mese di febbraio. E un mese è già un periodo piuttosto lungo per questa materia. Il clima invece vuole capire quali variazioni ha subito la temperatura media o per quanto tempo si sono verificate determinate condizioni atmosferiche in Europa nell'arco di cento anni.
In questo caso, qualche giorno di freddo artico è un fenomeno studiato dal meteo. Mentre il fatto che i millilitri di pioggia che si riversano sulla terra siano sempre meno e concentrati nell'arco di poche ore è un dato che interessa a chi analizza il clima. Per questa ragione, si parla di cambiamento climatico e non meteorologico.
Già questa distinzione potrebbe bastare per mettere a tacere chi sostiene che il riscaldamento globale sia un'invenzione. Ma c'è un altro meccanismo al quale devi fare attenzione.
Come spiega Focus, esiste un vortice polare, ovvero un circolo di correnti artiche sopra il Polo Nord che trattiene al suo interno i venti più freddi. Ma i ghiacci si stanno sciogliendo e le temperature sono spesso al di sopra dello zero anche nella casa dell'orso bianco. Le correnti così stanno rallentando la loro velocità e il vortice sta allargando la propria ampiezza. Ogni tanto, addirittura, si spezza. Così l'aria gelida raggiunge zone mai toccate prima e Chicago sembra il Polo Nord.
E la conferma del fatto che il clima è sempre e comunque in grave pericolo arriva dall'Australia, dove si assiste a grandi morie di animali. Sono 140 i cavalli che non sono riusciti a sopravvivere a causa della disidratazione provocata dalla siccità senza fine, quasi 30mila i pipistrelli che cadevano letteralmente dagli alberi mentre le temperature toccavano i 39 gradi anche di notte e circa un milione di pesci nel bacino del Murray-Darling River non hanno saputo come resistere a un'acqua che diventava troppo calda.
Ecco, anche se fa freddo, se fuori nevica o se al mattino trovi i fili d'erba ghiacciati, sappi che il problema del riscaldamento globale rimane. È importante quindi continuare a mantenere uno stile di vita che abbia l'impatto minore sull'ambiente, da quello che mangi al modo in cui ti muovi.