La gravidanza, si sa, è il periodo più delicato della vita di una donna e anche quello in cui è più fragile e più esposta a rischi, per sé e per il nascituro. Fra i vari hobby che possono aiutare ad affrontare meglio questo periodo c’è senza dubbio il giardinaggio. Bisogna però fare molta attenzione a praticarlo perché si potrebbero nascondere delle insidie. Vediamo insieme a cosa fare attenzione.
Senza ombra di dubbio, la patologia a cui prestare maggiormente attenzione è rappresentata dalla toxoplasmosi. Questa è una malattia parassitaria trasmessa soprattutto dai gatti randagi oltre che dal consumo di carne cruda o di vegetali non accuratamente lavati e contaminati da feci infette. Nelle donne incinte si può verificare la trasmissione verticale dell’infezione (mamma-feto) che può portare all'insorgenza di numerose lesioni ai danni del nascituro a livello di cervello, occhi, cuore, fegato, milza e altri, potendo condurre addirittura alla morte del feto (aborto). C’è da sottolineare che nel primo trimestre il rischio di aborto è elevato.
Un’attenzione particolare va rivolta al glifosato, l’erbicida più usato al mondo, che può provocare danni al feto. Secondo alcuni studi un’esposizione al glifosato può portare a malformazioni e problemi ormonali che incidono sulla qualità della vita e sullo sviluppo del nascituro in quanto risulta essere un interferente endocrino. A questo si aggiungono altre sostanze utilizzate per allontanare i parassiti o per trattare le piante.
Quindi, in definitiva, si può fare giardinaggio in gravidanza? La risposta è si! A patto però che si rispettino un po’ di norme di prevenzione: