
L'isola d'Elba è alle prese con un'invasione insolita e decisamente poco gradita. Negli ultimi giorni (ma il fenomeno si verifica da qualche mese) il mare sta portando sulle spiagge degli strani dischetti di plastica. Oltre a rilasciare microplastiche che inquinano l'ecosistema, si tratta di oggetti molto pericolosi perché, essendo di piccole dimensioni, potrebbero essere accidentalmente ingeriti da tartarughe o altri animali marini. La spiaggia più colpita è quella di Procchio, nel Comune di Marciana, dove ne sono stati raccolti a centinaia. Tuttavia, turisti e abitanti segnalano la presenza di questi dischetti su diverse spiagge dell'isola.
Se ricordi, non è la prima volta che te ne parliamo. Nella scorsa primavera eventi del genere avevano interessato sempre l'isola d'Elba, ma anche alcune spiagge del Lazio, in particolare tra Formia e Gaeta. Come spiega Legambiente Arcipelago Toscano, sembra che questi ritrovamenti avvengano soprattutto quando soffiano venti dal quadrante nord. Il problema riguarda tutto il Tirreno settentrionale, dalla Versilia alla Corsica, passando per la costa di Orosei, in Sardegna. Ma alcuni dischetti sono stati segnalati anche più a sud, per esempio a Marina di Pescia Romana, in provincia di Viterbo, e perfino in Sicilia.
"Si tratta di un inquinamento che sembra non avere fine e che si sta ampliando da un’area che sembra coincidere con quella del cosiddetto vortice di microplastica presente a nord dell’Elba e tra l’Isola di Capraia e la Corsica", evidenzia l'associazione ambientalista, che chiede di fare luce al più presto sulla provenienza di questi oggetti. "Dischetti di questa tipologia si trovano in vendita anche su Internet, spesso prodotti da industrie cinesi, e servono alla depurazione delle acque, ma anche per la pulizia dei serbatoi delle navi".