Tanto sonno, bambù, e poi? Scopri tutte le caratteristiche del panda gigante, una specie vulnerabile da proteggere ad ogni costo

Il panda gigante è quell’animale che avrai imparato a conoscere fin da piccolo dall’aspetto simile a quello di un orso, ma molto meno aggressivo. Il problema è che la distruzione del suo habitat preferito, ovvero le foreste di bambù, ha costretto questo animale a vivere in una zona limitata, anche se oggi esistono delle aree protette considerate dei veri e propri santuari. Vediamo insieme cosa mangia questo mammifero, dove vive e cosa bisogna fare per allontanare sempre di più la minaccia dell’estinzione.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Bai 8 Luglio 2021

L'immagine del panda gigante, o panda maggiore, ce l'avrai impressa in mente fin da bambino: è quell'animale bianco e nero che ricorda un po' un orso, un paragone non casuale dato che i due fanno parte della stessa famiglia. Tuttavia, l'Ailuropoda melanoleuca (il suo nome scientifico) ha un aspetto decisamente più tenero e segue una dieta praticamente erbivora, dato che mangia quasi unicamente il bambù. Ci sono poi molte altre caratteristiche che rendono speciale il panda gigante, ad esempio il fatto che ormai si possa trovare solo in alcune zone della Cina, motivo per cui questa specie è stata a lungo considerata a rischio estinzione.

Oggi, secondo quanto dichiarato in conferenza stampa da Cui Shuhong, funzionario del ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente, ci sono più di 1800 panda giganti selvatici in Cina, un numero in crescita rispetto al passato anche per merito degli sforzi compiuti per ricostruire e proteggere l'habitat di questo mammifero, che ora viene classificato come vulnerabile e quindi non rischia più l'estinzione. È naturalmente un'ottima notizia, che però è frutto di un lavoro lungo e attento da parte delle autorità cinesi e di associazioni come il WWF, che hanno dato il proprio contributo per la conservazione del panda gigante. È importante quindi proseguire sulla stessa strada e continuare a fare la massima attenzione per fare sì che la popolazione di questi animali possa continuare a crescere.

Caratteristiche

Quando pensi a un panda gigante, la prima caratteristica che ti viene in mente sarà probabilmente la sua tipica pelliccia, che come avrai visto in molte foto alterna ampie zone bianche, come la coda, al nero che circonda gli occhi e ricopre orecchie, spalle, braccia e gambe. Il pelo del panda maggiore è poi piuttosto spesso e serve a proteggerlo dal freddo delle foreste in cui vive, permettendogli di dormire serenamente quasi per metà giornata, dato che il resto del tempo, circa 14 ore, lo trascorre a mangiare bambù, il cibo che compone quasi tutta l'alimentazione di questo mammifero, oltre a piante, frutta e piccoli animali.

Una foto del panda gigante impegnato a mangiare il bambù, il suo cibo preferito.

Come ti dicevo l'Ailuropoda melanoleuca è parente dell'orso, e questo legame si vede anche nelle dimensioni: un panda gigante è alto circa 1,5 metri e può raggiungere un peso compreso tra 80 e 150 kg, ma nonostante la sua grandezza deve stare attento a predatori come l'orso bruno o il leopardo delle nevi, che occasionalmente possono attaccarlo. Mediamente un panda maggiore vive circa 20 anni, ma negli esemplari in cattività la vita può durare anche tra i 30 e i 40 anni. Come carattere, invece, questo animale rispecchia l'immagine tenera che in molti gli attribuiscono, dato che è molto docile e per nulla aggressivo, anche se preferisce la solitudine per gran parte dell'anno.

Il periodo di riproduzione dei panda giganti dura in genere solo poche settimane e i cuccioli nascono tra luglio e settembre dopo una gravidanza di 3-5 mesi, al termine del quale la femmina si prende la responsabilità di allevare un solo piccolo, anche in caso di parto gemellare. Il cucciolo raggiungerà poi lo svezzamento in 9 mesi, imparando dalla madre a difendersi dai predatori e procacciarsi il cibo necessario.

Dove vive

Ti ho anticipato che oggi il panda gigante vive solamente in Cina, precisamente nella parte occidentale del Paese, nelle province di Sichuan, Gansu e Shaanxi. Devi però sapere che non è sempre stato così, dato che fino a un po' di anni fa potevi trovare alcuni esemplari anche in nazioni vicine, come il Myanmar o il Vietnam. L'habitat prediletto del panda maggiore sono, ovviamente, le foreste di bambù, che si trovano sulle montagne ad altitudini comprese tra 1200 e 3000 metri. Nelle stesse aree cinesi che ti ho menzionato, esistono delle vere e proprie aree protette che sono definiti i santuari del panda gigante, un vasto territorio che comprende vari parchi naturali in cui vivono altre specie minacciate, come ad esempio il panda rosso.

Il panda gigante passa gran parte della sua giornata a dormire.

Perché rischia l'estinzione

Il panda gigante non è estinto ma il rischio che sparisca è ancora piuttosto alto, anche se a partire dal 4 settembre 2016 l’Unione Internazionale per la Natura (IUCN) ha ufficializzato il suo passaggio in categoria vulnerabile. Questa categoria, contrassegnata con la sigla VU, viene utilizzata quando la popolazione di una specie è diminuita del 50 per cento in 10 anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 20mila km² o il numero di individui in grado di riprodursi è inferiore a 10mila.

Sono rimaste solo 20 le aree dove il panda gigante può vivere senza correre il rischio di essere vittima di azioni di bracconaggio.

In effetti, l'habitat di questa specie rimane a forte rischio: in Cina le foreste scarseggiano sempre di più a causa dell’irresponsabile attività di disboscamento attuata dall’uomo senza alcun controllo. Il panda gigante ha così sempre più difficoltà a trovare germogli di bambù, indispensabili per il suo sostentamento, motivo per cui è costretto a muoversi di continuo da un’area all’altra, esponendosi inevitabilmente a molteplici pericoli, tra cui il bracconaggio.

Ti ho parlato dei santuari sparsi per la Cina, ma iniziative del genere per proteggere un animale che è quasi un simbolo nazionale non sono rare: il Centro di Ricerca di Wolong, riaperto dopo esser stato devastato da un violento terremoto, oggi rappresenta l’habitat idoneo per il panda gigante; la Riserva, che si trova a circa tre ore di auto da Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, organizza programmi di volontariato e corsi di educazione allo sviluppo sostenibile per la popolazione locale. A un'ora e mezza di macchina da Chengdu, poi, si trova anche la Base di Dujiangyan (Centro di Conservazione e Ricerca dei panda giganti di Dujiangyan), fondata nel 2014. Il Centro ospita circa 20 esemplari di panda gigante e si occupa principalmente di nutrire e addestrare i panda per poi rilasciarli alla vita in natura.

(Scritto da Gaia Cortese l'11-06-2019
Modificato da Alessandro Bai l'8-07-2021)