Il profumo del mare: nelle molecole i ricordi di un’estate lontana

Quell’odore che ti riporta a estati lontane, a tramonti sulla spiaggia e a vacanze trascorse in compagnia, ma anche a momenti solitari di pensieri e riflessioni stimolate dal movimento lento e accondiscendente delle onde. Il profumo del mare è questo, ma ha anche un’origine puramente chimica.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
1 Giugno 2020

Un suono che è anche un profumo. Un profumo che è anche un’immagine. Un’immagine di cui percepisci la freschezza sulla pelle. Il mare è un insieme di sensazioni che vengono vissute tutte insieme ma che colpiscono diversi sensi individualmente. Puoi ritrovarlo in un rumore, in una brezza leggera quando ti stai avvicinando ma ancora non lo vedi, e soprattutto puoi ritrovarne l’essenza nel suo profumo. Quell’odore rigenerante, energetico, ma al tempo stesso piacevole e familiare. Un odore di acqua, onde e sale che è difficile non riporti a galla alcun ricordo, che è improbabile non riconduca a sensazioni di felicità, malinconia o anche, perché no, solitudine.

Ed è difficile affermare empiricamente da dove derivi questo profumo e perché sia uguale in (quasi) tutto il mondo. O meglio, difficile lo è per noi che vi cerchiamo sempre e comunque una metafora poetica o un interruttore di benessere e non una spiegazione scientifica.

Eh sì, perché come tutti i profumi anche quello delle onde del mare ha una motivazione razionale, che riporta alla combinazione di alcune molecole. E la loro descrizione ti sembrerà tutt’altro che poetica ed emozionale. Tre dei composti che compongono il profumo di mare sono il solfuro dimetile, i dictioptereni e i bromofenoli.

Il solfuro dimetile consiste in una sostanza che deriva dal fitoplancton. In pratica, il fitoplancton utilizza un suo precursore per proteggersi dai raggi del sole e quando muore rilascia nell’ambiente questo precursore che utilizzava come protezione e che viene poi mangiato da alcuni batteri che dopo averlo consumato produrranno poi il solfuro dimetile. Si tratta della molecola che caratterizza l’odore molto pungente di alghe e di salsedine che si avverte camminando sulla spiaggia.

Per quanto riguarda i dictioptereni, invece, si tratta di composti volatili costituiti dai feromoni sessuali di alcune specie di alghe (femmine), e che caratterizzano il tipico odore di “alghe” che contribuisce a comporre il profumo del mare.

Infine, i bromofenoli sono composti chimici prodotti da microrganismi che abitano le profondità del mare e che producono l’aroma di iodio e conferiscono il classico profumo di mare ai pesci e ai mollusch (quello che senti anche quando li mangi per intenderci).

Insomma, nella sua indiscutibile poesia anche il mare, come tutte le altre belle cose che troviamo sul Pianeta, può scatenare forti emozioni a partire semplicemente dalla chimica. Anche se forse per noi è più bello rimanere seduti sulla spiaggia ad occhi chiusi tuffandoci nei ricordi attraverso quelle molecole.

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…