Il quinto Global climate strike del 24 aprile si farà (online): i Fridays for Future non si fermano e lanciano una campagna

Venerdì 24 aprile è la data della quinta mobilitazione globale per il clima. Rispetto alle precedenti sarà diversa, perché anziché nelle strade delle città lo strike si svolgerà online. Per questa occasione Fridays for Future Italia sta preparando una campagna, che prenderà il via venerdì 17, per ricordare l’importanza di ripartire in maniera sostenibile dopo l’emergenza coronavirus.
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Federico Turrisi 15 Aprile 2020

Niente piazze stracolme di giovani che reclamano un maggiore impegno per affrontare la crisi climatica (e garantire loro un futuro), ma il prossimo 24 aprile il quinto Global climate strike si farà. Per via delle misure di contenimento adottate in gran parte del mondo per contrastare la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, sarà online, come lo sono stati i recenti scioperi per il clima da metà marzo a questa parte. Questo non significa abbassare la guardia su un tema come l'emergenza climatica e ambientale. Anzi.

I ragazzi di Fridays for Future Italia, insieme a tutti gli altri "distaccamenti locali" sparsi in ogni regione, continuano nell'opera di sensibilizzazione pubblica. "Per esempio, abbiamo lanciato un'iniziativa chiamata Quarantena for Future, in cui segnaliamo film, documentari, podcast, articoli, libri sui temi legati alla crisi climatica", spiega Luigi Ferrieri Caputi di Fridays for Future Livorno. "E poi c'è il Cameretta Tour in cui una sera ogni due giorni sui canali Instagram e Youtube di FFF Italia ci ritroviamo con esperti climatologi, attivisti, ma anche con personaggi della musica e dello spettacolo a parlare di ambiente". Tra gli ospiti che sono intervenuti c'è anche Greta Thunberg.

In cantiere c'è una campagna, che prenderà il via venerdì 17 e i cui dettagli verrano svelati proprio dopodomani. Il momento clou sarà il 24 aprile, data del quinto sciopero globale. "Con questa campagna miriamo a coinvolgere tante parti sociali, dai sindacati alle organizzazioni ambientaliste. Stiamo preparando un programma per punti dove al centro si mette la necessità di far ripartire l'economia in maniera sostenibile, spostando gli investimenti sulle rinnovabili e sulla transizione ecologica".

"Il nostro messaggio non cambia: bisogna agire subito"

In questo senso, la voce del movimento Fridays for Future si unisce a quella di altre figure che hanno lanciato un appello simile. Anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e altri 12 omologhi di altrettanti Stati membri dell'Ue hanno pubblicato una lettera aperta in cui si vuole sottolineare il ruolo centrale del Green Deal europeo e l'importanza di mantenere gli sforzi comuni per una "ricostruzione resiliente nel post Covid-19".

"Il nostro messaggio non cambia: bisogna agire ora. L'Ipcc (il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, ndr) ci dice che bisogna cominciare fin da subito ad abbassare le nostre emissioni di gas a effetto serra. Sappiamo come e dove investire. Se facciamo finta di niente, le conseguenze economiche provocate dalla crisi climatica saranno molto più gravi rispetto a quelle causate dall'emergenza coronavirus", conclude Luigi.