In Antartide il ghiaccio marino è ai minimi storici: in 5 anni abbiamo perso oltre 190mila chilometri quadrati di superficie

Secondo le ultime rilevazioni della Nasa, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione minima con 1,92 milioni di chilometri quadrati. Nel frattempo una piattaforma di ghiaccio grande quasi quanto Roma si è staccata dalle sue coste: ennesimi segnali della grave crisi climatica in corso.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gianluca Cedolin 31 Marzo 2022

Nuove catastrofi, nuovi record negativi, nuovi, giganteschi, campanelli d'allarme non sono ancora sufficienti per provocare un cambiamento epocale nel sistema produttivo attuale, nonostante ogni giorno vediamo tangibilmente gli effetti drammatici della crisi climatica sulla vita del pianeta e di noi umani.

In Italia siamo reduci da un inverno secco come mai prima, con le riserve idriche al minimo e i fiumi prosciugati (fortunatamente sta arrivando la pioggia). Nel mondo, uno degli ultimi segnali dell'emergenza arriva dall'estremo Sud del mondo: secondo le ultime rilevazioni della Nasa, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione minima.

Lo scorso 25 febbraio è stato misurato: 1,92 milioni di chilometri quadrati, vale a dire 190mila chilometri quadrati in meno rispetto al precedente minimo storico, registrato nel 2017.

Nel frattempo, una piattaforma antartica grande quasi quanto Roma è collassata. Il distacco del blocco ghiacciato, rinominato Conger Ice Shelf e con 1.191 chilometri quadrati di superficie (Roma è 1.285), sarebbe avvenuto tra il 14 e il 18 marzo, quando un'ondata di caldo anomalo senza precedenti ha investito l'Antartide.

In quei giorni, il termometro toccato i -12°C, con temperature quasi ovunque superiori anche di 30-40°C rispetto alla media stagionale. «Si tratta di un evento senza precedenti rispetto ai rilevamenti satellitari (iniziati nel 1979) avvenuto nell'area considerata più stabile dell'Antartide», si legge su Repubblica.

Piattaforme di ghiaccio come Conger Ice Shelf sono una propaggine della calotta glaciale e il loro distacco ha risvolti molto negativi: rende instabile il ghiacciaio da cui si stacca e aumenta il volume del ghiaccio marino sciolto, contribuendo all'innalzamento del livello dei mari.

L'Antartide è entrato cioè in quel circolo vizioso in cui la crisi climatica determina lo scioglimento dei ghiacci, che a sua volta aggrava l'emergenza ambientale.