Polo Nord e Polo Sud mai così caldi: temperature di 30-40 gradi superiori alla media, i climatologi lanciano l’allarme

In alcune aree dell’Antartide si sono registrate temperature record di 40°C superiori alla media, mentre i ghiacci si stanno sciogliendo a velocità record. Anche nell’Artide la colonnina di mercurio ha raggiunto nei giorni scorsi picchi inaspettati, a causa di ondate di calore non previste dagli esperti.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Martina Alfieri 21 Marzo 2022

Le stazioni meteorologiche situate ai Poli del Pianeta stanno registrando delle temperature del tutto anomale per questa stagione. Nella Penisola Antartica, nei giorni scorsi, il termometro ha toccato temperature di 40°C superiori alla norma, mentre al Polo Nord sono state registrate temperature di 30°C più elevate rispetto alla media in questo periodo dell’anno. I climatologi lanciano un nuovo allarme: queste ondate di calore avranno delle conseguenze difficilmente prevedibili, che potrebbero accelerare la crisi climatica.

L’Antartide, anziché riscaldarsi, dovrebbe incominciare a rinfrescarsi rapidamente in questa parte dell’anno, essendo terminata l’estate. L’Artico dovrebbe invece uscire pian piano dall’inverno, con l’allungarsi delle giornate. In nessuna delle due regioni il caldo attuale è giustificato e, soprattutto, neanche gli esperti avevano previsto ondate di calore di questa portata.

"Il riscaldamento dell'Artico e dell'Antartico è motivo di preoccupazione, e preoccupa anche l'aumento degli eventi meteorologici estremi, di cui queste temperature sono un esempio", ha detto al Guardian Michael Mann, direttore dell'Earth System Science Centre della Pennsylvania State University. "I modelli hanno fatto un buon lavoro nella proiezione del riscaldamento generale, ma riteniamo che gli eventi estremi stiano superando le proiezioni realizzate dai modelli. Questi eventi fanno ben comprendere l'urgenza che abbiamo di agire".

Secondo l'Associated Press, una stazione meteorologica in Antartide ha battuto, nei giorni scorsi, il suo record di tutti i tempi, arrivando a 15°C, mentre un'altra stazione costiera, abituata a rigide gelate in questo periodo dell'anno, ha toccato 7°C sopra lo zero.

Soli pochi mesi fa l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che si occupa di mostrare ai governi a che punto siamo con la crisi climatica e con la sua gestione, aveva parlato di “minacce per il benessere dell’uomo e la salute del pianeta”. Ormai, anche le aree più remote e incontaminate della Terra – come l’Artide e l’Antartide – sono al centro dell’emergenza climatica e ambientale e la situazione peggiora a un ritmo finora inaspettato.

Il surriscaldamento dell'Antartide, in particolare, potrebbe portare quest’anno a una perdita record nella superficie di ghiaccio marino, con gravi conseguenze per l’equilibrio ecologico del Pianeta. La temperature, in quella regione, stanno aumentando tra le due e le tre volte più rapidamente rispetto al resto del mondo. La speranza, espressa anche dagli studiosi, è che la particolare ondata di caldo anomalo dei giorni scorsi non si protragga oltre, e che rappresenti un evento eccezionale, per quanto già dannoso e preoccupante.