In Galles i tagli al personale del controllo ambientale portanno mettere in grave pericolo la natura

A causa di un enorme buco nel bilancio, l’organismo del governo gallese che si occupa della tutela dell’ambiente sarà costretto a rinunciare a oltre 250 dipendente e a milioni di sterline di finanziamenti e risorse. Si tratta di una situazione grave che, secondo gli ambientalisti, metterà in serio pericolo la natura e i suoi ecosistemi.
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Kevin Ben Alì Zinati 25 Settembre 2024

Il taglio del personale, e quindi del budget a un progetto o a un’organizzazione, non è mai una buona notizia.

Non lo è per i dipendenti, esseri umani nascosti dietro a un contratto, e non lo è per la missione di quell’organizzazione che, all’improvviso, si vede depauperata di risorse fisiche e finanziare e dunque di ambizioni.

Se poi l’obiettivo al centro della missione era la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, da brutta la notizia diventa pessima. E il Galles ci sta facendo i conti proprio in queste ore.

Nel giro di poco tempo, infatti, il Natural Resources Wales (NRW) ovvero l’organismo governativo deputato al controllo dell’ambiente e alla gestione sostenibile delle risorse naturali, dovrà rinunciare a 265 posti di lavoro.

Sarà costretto dunque a ridimensionare il proprio organico e quindi anche il proprio impegno in settori decisivi come la lotta ai reati ambientali e all'abbandono di rifiuti o la consulenza sui cambiamenti climatici.

Gareth Clubb, direttore del WWF Cymru, è andato in prima linea per lanciare l’allarme. Il piano, a suo dire, “mette a rischio la natura gallese”.

La situazione finanziaria del NRW è stata definita impossibile. Al mancato aumento di sovvenzione  da parte del governo si è presto aggiunto anche l’aumento dei costi di gestione e mantenimento a causa dell’elevata inflazione. Risultato: un buco di bilancio di 13 milioni di sterline previsto nel 2025-26 e di oltre 17 milioni di sterline entro il 2026-27.

Invece che dare avvio a un taglio generalizzato all’intera organizzazione, si è deciso di procedere secondo una strategia di adattamento, interrompendo completamente alcune attività e riprogrammandone altre: è chiaro però che non può – e non dovrebbe – essere questa la soluzione.

Ridimensionare l’impegno profuso nelle politiche ambientali, secondo gli ambientalisti, vuol dire mettere seriamente a rischio la natura che caratterizza il Paese e dunque la sua biodiversità.

Questa riorganizzazione interesserà vari settori e ricadrà su diverse attività del NRW. Per esempio.

  • Saranno ridotte le risorse per l’accesso all'aria pulita
  • Diminuirà la distribuzione di sovvenzioni per le politiche ambientali e di contrasto e adattamento al cambiamento climatico
  • Sparirà il team dedicato all'istruzione e alla salute
  • La biblioteca ambientale chiuderà
  • Saranno ridotte le attività ricreative non commerciali e l’accesso turistico
  • Saranno ridotte anche e risorse per la flotta di mezzi e la gestione delle strutture

“Se la biblioteca chiude, penso che i nostri sforzi volontari per fermare il declino della natura e ripristinarla saranno gravemente compromessi ha commentato alla BBC la botanica Heather Garrett.

Secondo gli ambientalisti questa situazione oltreché dannosa per l’ambienta sarà anche pericolosa: aumenteranno, dicono, i crimini ambientali, che non verranno quindi rilevati, ci saranno incidenti che il NRW non avrà la capacità né la forza di gestire e verrà meno anche la lotta contro l’abbandono di rifiuti.

Le parole di Gareth Clubb alla BBC sono forti, e chiare. Per salvaguardare l’ambiente, dice, è importante che il Natural Resources Wales abbia a propria disposizione risorse e finanziamenti adeguati per riuscire ad affrontare le pressioni a cui è sottoposto l’ambiente, dal graduale e costante aumento dell’inquinamento atmosferico fino all’agricoltura.

“In un periodo di crisi naturale, questi tagli mettono a rischio la natura gallese – ha concluso Clubb – quando Natural Resources Wales dovrebbe invece essere supportata per poter svolgere il proprio lavoro in modo efficace”.