Non lo vedi, ma c’è e con sempre più frequenza si fa anche sentire abbastanza in fretta e in maniera prepotente.
Che l’inquinamento atmosferico abbia impatti negativi sulla salute ormai lo sai. Ciò su cui voglio farti riflettere è che i sintomi dei suoi impatti sono riconoscibili anche a distanza di poco tempo dall’esposizione e senza una patologia conclamata e diagnosticata.
Anzi, ti dirò di più: alcuni di questi, probabilmente, li hai già inconsapevolmente sperimentati. Quando giri nella grande città per fare shopping o andare a una mostra, quando prendi un mezzo di trasporto pubblico per raggiungere il posto di lavoro o anche, semplicemente (e drammaticamente) quando passeggi in riva al lago.
Parlando di inquinamento atmosferico, come probabilmente sai, mi riferisco a quell’insieme di sostanze presenti nell’aria che, nelle alte concentrazioni a cui ormai siamo quotidianamente esposti, provocano effetti dannosi sul nostro organismo.
Questi inquinanti atmosferici possono avere un’origine naturale e derivare, per esempio, da un’eruzione vulcanica o da un incendio oppure possono essere provocati dall’uomo. Da noi.
Faccio riferimento a tutte quelle sostanze che trovano origine dalle nostre attività industriali, dai processi chimici delle fabbriche, dai motori a combustione di auto, moto, camion ma anche dal riscaldamento delle case o dal gas utilizzano per cucinare.
Tutte queste attività generano particelle microscopiche, invisibili a occhio nudo, che si riversano nell’atmosfera peggiorando inesorabilmente la qualità dell’aria che respiriamo. Sto parlando del particolato come i PM2.5 o i PM10, il monossido di carbonio o l’ozono.
Quali sono i sintomi a cui espone l’inquinamento atmosferico? Come puoi dunque riconoscere gli effetti negativi che questi agenti inquinanti provocano alla tua salute? Eccone alcuni:
Considera però che l’eccessiva concentrazione di queste sostanze nell’aria aumenta la frequenza dei disturbi e dei sintomi che ti ho appena descritto portando a una loro acutizzazione.
Quindi episodi di dispnea, tosse cronica e catarro, bronchite acuta e cronica, infezioni delle vie respiratorie sempre più gravi.
Come ti anticipavo all’inizio, tuttavia, considera che la pessima qualità dell’aria che entra nel nostro corpo attraverso le vie respiratorie ha effetti estremamente gravi soprattutto sul lungo periodo provocando malattie come tumori.
Un dato per tutti. L’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente racconta che, purtroppo, il particolato fine oltre i limiti massimi delle linee guida dell’OMS era collegato a 253mila morti premature in Europa, altri 52mila decessi a livelli eccessivi di biossido di azoto e 22mila a esposizione a breve termine a livelli eccessivi di ozono.
Fonte | Ulss9 Veneto; Fondazione Veronesi; Arpa Veneto