In Italia la prima pista sciistica plastic free: Pejo dice addio alla plastica sulle piste

Dal 6 dicembre niente più cannucce, piatti, bicchieri, posate e bottiglie in plastica usa e getta nei rifugi: quello di Peio, in Trentino, diventerà il primo comprensorio sciistico plastic free al mondo. I materiali plastici non inquinano solo i nostri mari, ma si trovano in grandi quantità anche ad alta quota.
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Federico Turrisi 18 Novembre 2019

Si avvicina il periodo delle fughe in montagna, delle settimane bianche, del relax e del divertimento sulle piste da sci. Le abbondanti precipitazioni di questi giorni hanno ricoperto di neve l'intero arco alpino. Non vedevi l'ora? Quest'anno ci sarà un'importante novità. A partire dal 6 dicembre, quando prenderà il via la stagione sciistica, se dovessi capitare nei rifugi del comprensorio sciistico Peio 3000, gioiellino trentino incastonato nel Parco nazionale dello Stelvio, troverai una sorpresa; o meglio non troverai più bottiglie, stoviglie, piatti, bicchieri e cannucce in plastica monouso.

Peio infatti si è candidata ufficialmente a diventare la prima ski area liberata dalla plastica al mondo. Un progetto dunque ambizioso quello che ha voluto intraprendere l'Azienda per il turismo della Val di Sole, che così anticipa il recepimento della direttiva europea che vieta la produzione e la commercializzazione di alcuni articoli, come quelli citati sopra, in plastica usa e getta entro il 2021.

All'interno del comprensorio verranno installati anche dei pannelli informativi che descriveranno il progetto Peio Plastic Free e inviteranno gli amanti dello sci e dello snowboard a limitare l'uso di plastica e a riportare a valle i rifiuti, anziché disperderli in quota.

L'iniziativa svolge un ruolo importante nella lotta contro l'inquinamento da plastica, che non colpisce solo gli ecosistemi marini ma anche quelli montani. Ed è stata proprio questa constatazione a dare l'impulso alla campagna. Una ricerca scientifica condotta dall'Università degli Studi di Milano e Milano-Bicocca aveva infatti scoperto che nel ghiacciaio dei Forni, nel Parco naturale dello Stelvio, sono presenti tra i 131 e i 162 milioni di particelle di componenti plastici, tra poliestere, poliammide e polietilene.