Il riscaldamento globale non porta solo all'aumento di migranti ambientali. Anche gli animali si ritrovano a dover trovare nuovi habitat quando il loro non soddisfa più i giusti requisiti. Ma non è sempre facile trovare una nuova casa, soprattutto in un mondo cementificato come il nostro.

E così accade che a Tromsø e in altre città costiere al Nord della Norvegia una particolare specie di gabbiani abbia deciso di metter su nido nei centri commerciali e negli edifici aziendali. Non esattamente una passeggiata per gli abitanti che si sono trovati invasi dalle voci di questi volatili e dalla sporcizia da loro provocata.

Invece di cacciarli, tuttavia, si sta optando per una soluzione più dolce, rispettosa ed etica. Ovvero, la costruzione di hotel apposta per loro.

Le migrazioni dei gabbiani tridattili

Ad aver deciso di spostarsi dal loro habitat naturale sono i gabbiani tridattili, una specie di gabbiano marinaio che solitamente nidificava sulle scogliere oceaniche artiche.

A causa dell'innalzamento dei mari e delle burrasche, il gabbiano tridattile ha quindi migrato verso zone più accoglienti, tra cui la città di Tromsø (che si trova a più di 300 chilometri sopra il circolo polare artico) e altre cittadine costiere.

L'idea degli hotel per gabbiani

Per supportare questa eccezionale e unica migrazione dei gabbiani tridattili, l'ecologa esperta di questa specie Tone Kristin Reiertsen ha proposto di costruire per loro degli appositi hotel, proprio come Tromsø aveva fatto in tempi recenti per supportare il turismo. Al posto dei turisti, tuttavia, questi alberghi avrebbero dovuto accogliere i volatili artici per permetterne il salvataggio.

Gli hotel rappresentano dunque non un mero modo per dare ai gabbiani una nuova casa, ma anche un metodo per controllarne il disordine, dal momento che per i cittadini questi uccelli stavano diventando un problema acustico e igienico.

La protezione degli uccelli

Quest'idea non è solamente simpatica, ma necessaria. Non solo in Norvegia. La situazione degli uccelli in tutto il mondo non è infatti per nulla buona. Il cambiamento climatico sta impattando le loro abitudini mettendone a repentaglio la vita e diminuendone le migrazioni (come sta accadendo nel Regno Unito), le malattie aviarie diffuse anche a causa degli allevamenti intensivi impazzano sempre di più e in generale la morte di migliaia di volatili è un dato di fatto.

Cercare dunque soluzioni a supporto di tutte le specie è essenziale: la biodiversità va preservata a tutti i costi, o a pagarne le conseguenze sarà il pianeta intero.