In Valle d’Aosta dal cielo scende più plastica che neve: ecco i dati di un recente studio

Una ricerca finanziata dalla Regione Valle d’Aosta e condotta dalla cooperativa Erica arriva a stimare che ogni anno dal cielo piove una quantità di plastica pari a 25 chilogrammi sotto forma di microparticelle. Il punto è che le microplastiche finiscono poi nei corsi d’acqua e potrebbero avere degli effetti negativi sulla salute umana.
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Federico Turrisi 26 Agosto 2020

Che le microplastiche siano praticamente ovunque non è una novità purtroppo. E, come saprai, non vengono risparmiati gli ambienti montani. A preoccupare sono soprattutto le dimensioni che ha assunto il fenomeno dell'inquinamento da microplastiche. Pensa che solo nella Valle d'Aosta si stima che annualmente cadano dal cielo, trasportate dal vento, 200 milioni di particelle generiche di cui 80 milioni sono frammenti di microplastiche. Tradotto, su un'area che dovrebbe essere tra le più incontaminate d'Europa piovono 25 chilogrammi di materiale plastico all'anno che poi finiscono nei corsi d'acqua ed entrano nella catena alimentare, arrivando fino all'uomo.

È questo il quadro che emerge da uno studio ideato e condotto dalla cooperativa Erica (e finanziato dalla regione Valle d'Aosta) in occasione dell'ultimo "Tor des Geants", considerata la gara di trail più dura al mondo, che fino al 2019 si disputava in Valle d'Aosta nel mese di settembre. I ricercatori hanno prelevato i campioni da quattro aree vicine ad altrettanti rifugi alpini in un periodo in cui la neve residua era ormai poca e li hanno esaminati per caratterizzare le microparticelle (inferiori cioè a 5 millimetri di diametro) trovate al loro interno.

Hanno scoperto così che la tipologia di polimero più diffusa è il polietilene (39%), seguito da Pet (17%), Hdpe (17%), poliestere (11%), Ldpe (6%), polipropilene (5%) e poliuretano (5%). La loro origine è da ricondurre in particolare alla degradazione dei rifiuti di plastica dispersi nell'ambiente; dopo di che le particelle, una volta in atmosfera, vengono ributtate a terra attraverso le precipitazioni. L'ennesima conferma che la plastica abbandonata e non smaltita correttamente è uno dei principali problemi che l'umanità deve fronteggiare in questa epoca.