Incendio vicino Chernobyl, il capo di ispezione ecologica: “Aumentate le radiazioni”

Un incendio è scoppiato nella zona vicino la centrale nucleare di Chernobyl. Le radiazioni sono aumentate, così come la dispersione della cenere radioattiva trasportata del vento.
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Alessandro Artuso 6 Aprile 2020

Non c'è solo il coronavirus, anzi. esistono molti altri problemi che in questo periodo stanno minacciando la salute delle persone. Un nuovo incendio si è verificato nella foresta vicino l'ex centrale nucleare di Chernobyl.

Per chi non dovesse conoscere la sua storia stiamo parlando di un luogo in cui il 26 aprile 1986 esplose un reattore con conseguente incendio che provocò una nube radioattiva in tutta Europa. Nei giorni e negli anni a seguire vi furono migliaia di morti per gravi malformazioni e tumori.

Le autorità decisero di evacuare la zona con centinaia di migliaia di persone che abbandonarono le loro case. I reattori continuarono a funzionare, l'ultimo fu spento nel 2000 con la chiusura definitiva delle attività industriali a Chernobyl.

Cosa è accaduto oggi

Una parte della foresta è andata in fumo vicino l'Ucraina: si tratta di uno dei posti più inquinati dalle radiazioni propagatesi dopo la catastrofe del 1986. Le fiamme sono partite sabato 4 aprile distruggendo già 20 ettari. Decine di vigili del fuoco e 2 aerei stanno lavorando senza sosta per contenere l'incendio ed evitare maggiori danni alla zona. La radioattività del luogo rende il lavoro dei pompieri molto complicato.

Presenza di radiazioni

Purtroppo i segnali non sono incoraggianti visto che Egor Firsov, capo del servizio di ispezione ecologica, ha postato su Facebook un video che mostra l'aumento delle radiazioni. "Ci sono brutte notizie – ha scritto – visto che le radiazioni sono al di sopra della norma nel luogo dell'incendio. Come vedete nel video, gli indicatori segnano 0,14 e 2,3″.

L'incendio ha riproposto di nuovo il problema della cenere radioattiva trasportata a grandi distanze anche dal vento, come è stato segnalato già da alcuni scienziati. Le autorità non si sono ancora espresse, ma lo strumento che monitora l'aumento delle radiazioni è un grosso campanello d'allarme.