Intuitive eating: cos’è, quali sono i principi e quali i benefici dell’alimentazione intuitiva

Non un regime alimentare restrittivo, ma che promuove un modo di mangiare basato sull’ascolto profondo del tuo corpo. Sarà lui a mostrarti quando hai davvero fame e quando invece hai raggiunto la sazietà. E soprattutto, ti accorgerai che il cibo non è un mezzo di conforto, ma una fonte di energie e benessere che deve essere sfruttato al meglio.
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Giulia Dallagiovanna 20 Marzo 2019
* ultima modifica il 23/10/2020

Hai seguito decine di diete e poi ti sei sempre ritrovato al punto di partenza? Ormai il tuo rapporto con il cibo è così compromesso che vivi in attesa della pizza del sabato sera, per poi cadere sotto il peso dei sensi di colpa per aver mangiato un alimento ipercalorico? L'intuitive eating interviene proprio in questo frangente per farti fare pace con il cibo. Mangiare è bello e dà soddisfazione, quindi non bisogna smettere di farlo. Semplicemente bisogna avere maggiore accortezza rispetto a come e quando si sceglie di consumare il pasto. E soprattutto dovrai ascoltare il tuo corpo, il migliore indicatore di fame e sazietà.

L'intuitive eating mira proprio a recuperare un rapporto che i regimi alimentari sempre più ristretti hanno ormai incrinato, per non dire rotto. Si tratta, banalmente, di mangiare quando sei affamato a smettere quando ti senti sazio. Se ti sembra la banalità più grande che tu abbia mai sentito, prova chiederti se sei veramente in grado di distinguere il senso di fame dal semplice desiderio di mangiare un cibo che ti piace. Oppure se abbandoni davvero la tavola non appena il tuo stomaco ti avverte di essere pieno. Non più così immediato, vero?

Cos'è l'intuitive eating

Prima di tutto, l'intuitive non è una dieta, né una nuova forma di restrizione alimentare. Si tratta più che altro di un modo diverso di guardare al cibo. Non più come a un ammasso di calorie e macro e micronutrienti o agli alimenti "buoni" e a quelli "cattivi". Secondo l'intuite eating, quando inizi a mangiare qualcosa solo in virtù delle sue proprietà, mandi al tuo corpo il segnale che nutrirsi sia un male necessario e non possa derivarne nessun piacere.

Non solo, ma le porzioni alterate da diete troppo drastiche e il tuo continuo combattere con il senso di fame porteranno a uno sbilanciamento del rapporto fra la leptina, l'ormone della sazietà, e la grelina, l'ormone della fame. Insomma, il tuo organismo non sarà più in grado di capire quando ha davvero bisogno di consumare del cibo e quando invece ha solo voglia di appagare un desiderio di gola. Ecco perché dopo un periodo di rigide privazioni, avrai ancora più voglia di mangiare alimenti ricchi di grassi e zuccheri e, di conseguenza, tenderai a ingrassare con maggiore facilità.

Dovresti invece cercare di ascoltare gli impulsi che ti manda il tuo corpo. È lui l'unico in grado di dirti quando è davvero il caso di sedersi a tavola e quando invece è arrivata l'ora di alzarsi. Ad esempio, quando esci la sera con gli amici e assieme a quello che avete ordinato da bere portano anche patatine e arachidi salate, invece che importi di non mangiarle, chiediti se hai davvero fame e se quindi attingeresti dal piattino anche se contenesse delle fettine di carote. Se la risposta è no, allora lascia stare gli stuzzichini. Percepirai lo stesso un senso di appagamento e non di mancanza, poiché hai prestato attenzione alla sensazione di sazietà che ti ha inviato il tuo corpo.

Come si pratica l'intuitive eating

La prima e unica regola per praticare l'intuitive eating è ascoltare il tuo corpo in modo profondo. Quando ti accorgerai che il tuo appetito nasconde un vero stimolo della fame, allora dovrai mangiare. Nel momento in cui avvertirai la sensazione di sazietà, sarà il momento di smettere anche se vedrai ancora qualche pezzetto nel piatto. Per questa ragione, ti consiglio di rallentare il ritmo con il quale consumi i tuoi pasti: il tuo stomaco impiega una ventina di minuti per informare il cervello di aver raggiunto la quantità di cibo necessaria e se ingerirai gli alimenti troppo in fretta finirai, per forza di cose, per superarla.

Il tuo corpo può indicarti quando hai davvero fame e persino di quale nutriente tu abbia più bisogno

Non solo, ma il più delle volte il tuo organismo saprà anche indicarti di quale nutriente tu abbia bisogno in quel momento. Magari non mangi spesso prodotti di pasticceria, eppure improvvisamente avrai voglia di una fetta di torta. Non parlo di una leggera acquolina in bocca, ma di un desiderio irresistibile. Probabilmente, è perché il livello di zuccheri nel sangue risulta troppo basso e il tuo corpo manda l'input affinché arrivino nuove scorte. Non che dovresti lanciarti sulla prima Sacher che incontri, ma forse un frutto potrebbe aiutarti. Oppure la carne rossa, o gli spinaci, quando sei povero di ferro. O una bella insalata mista o una macedonia quando sei disidratato e hai un calo vitaminico.

Cerca dunque di soddisfare il desiderio nel modo più corretto, in modo da appagare il gusto e integrare anche le sostanze nutritive che ti vengono richieste. Attenzione, però, dovrai prima accertarti che sia reale appetito, ecco perché è così importante un ascolto che vada in profondità e analizzi per bene i segnali percepiti. Infine, cerca di capire quali alimenti ti fanno stare bene e quali invece ti provocano sonnolenza e una sensazione di pesantezza e mancanza di forze. Ti accorgerai che, anche iniziare una vera e propria dieta, le tue scelte ricadranno su verdura e prodotti salutari, mentre i cibi industriali o da fast food perderanno la loro attrattiva.

I 10 principi dell'intuitive eating

Ci sono 10 principi dell'intuitive eating che potrai seguire per abbracciare meglio questo nuovo stile di vita:

  1. Non cadere nella trappola del "devo mettermi a dieta"
  2. Rispetta il tuo senso di fame
  3. Fai pace con il cibo
  4. Ogni alimento è "buono" per il tuo organismo, l'importante è non esagerare
  5. Riconosci il senso di sazietà
  6. Goditi il pasto senza sensi di colpa
  7. Accetta il tuo corpo e le sue forme
  8. Non cercare conforto nel cibo, ma energia
  9. Pratica una regolare attività fisica
  10. Rispetta la tua salute

I benefici dell'intuitive eating

Con l'intuitive eating si stabilisce un rapporto con il proprio corpo anche quando si pensa di averlo ormai perso. Il suo scopo primario è proprio questo e non quello di perdere peso. Già perché quello che importa non è veder scendere i chili sulla bilancia, ma sentirsi meglio, più in salute e pieni di energia. Ed è anche accettare il modo in cui si è fatti: forse non si avranno mai misure da pin up, o forse quei rotolini sulla pancia sono impossibili da eliminare, ma va bene così.

L'intuitive eating non ha come fine quello di perdere peso, ma ha grandi benefici sulla salute e sulla mente

L'importante è accorgersi di seguire uno stile di vita sano e avere la sensazione che il nostro organismo lavori bene. Il resto è semplicemente un fatto di immagine. Anche perché mangiando alimenti che fanno star bene e praticando attività fisica tutti i giorni, spesso il dimagrimento arriva da sé. Favorisce quindi l‘individuazione del regime alimentare migliore per ciascuno di noi e  un corretto rapporto con il cibo, che è non è più un mezzo di conforto o un nemico da temere, ma una preziosa fonte di benessere da saper sfruttare la meglio.

Secondo uno studio australiano, l'intuitive eating aiuterebbe a tenere a bada i livelli di colesterolo del sangue, a controllare la pressione e a ridurre l'insorgere di infiammazioni. Non solo, ma avrebbe benefici anche dal punto di vista psicologico, aumentando l'autostima e di conseguenza prevenendo la depressione.

Fonte| "Relationships between intuitive eating and health indicators: literature review" pubblicato su Public Health Nutrition il 17 agosto 2014

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