Se quando ti tuffi in mare fai un salto al primo corpo estraneo che ti sfiora una caviglia nel timore che si tratti di una medusa, non sarai molto felice di sapere che questi invertebrati planctonici stanno popolando sempre di più il Mediterraneo. Il motivo? Gli squilibri causati dal surriscaldamento globale.

Lo dimostrano le migliaia di meduse ritrovate nel pomeriggio di ieri, 28 marzo 2018, sulla spiaggia di San Pietro nella costa nord-est dell’isola di Ischia. Si tratta della Plagia Noctiluca, chiamata anche vespa di mare, una specie di medusa caratterizzata da una curiosa luminescenza che la rende visibile anche nelle ore notturne. Ed è proprio quella tipologia che, se si avvicina troppo alla costa, rischia di pizzicarti.

La colpa del progressivo aumento degli esemplari di medusa nelle acque del Mediterraneo è facilmente riconducibile ai cambiamenti climatici in corso. Infatti, con l’aumento delle temperature, questi animali tendono a riprodursi molto più rapidamente, mentre i loro predatori naturali, ovvero i pesci, diminuiscono a causa della pesca poco regolamentata e degli squilibri ambientali che ne colpiscono l’habitat.

Appena un paio di mesi fa, altre migliaia di meduse della stessa specie erano state trovate spiaggiate sia sui litorali dell’Isola d’Elba sia su quello di Alghero, in Sardegna. Quell’episodio aveva sollevato ancora più curiosità, dal momento che solitamente questi fenomeni avvengono in primavera o in autunno. L’attenzione, superato il caso specifico, aveva già destato preoccupazione, in particolare perché la causa era stata riscontrata nella progressiva tropicalizzazione del Mediterraneo.