La cisterna perde 20 mila tonnellate di gasolio e il fiume si tinge di rosso: disastro ambientale in Siberia

L’incidente è avvenuto in una centrale elettrica vicino a Norilsk, oltre il circolo polare artico, per ragioni ancora da chiarire. Il carburante diesel e i lubrificanti fuoriusciti dal serbatoio si sono riversati nel fiume Ambarnaya, colorandolo di rosso. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato lo stato di emergenza.
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Federico Turrisi 4 Giugno 2020

Un'enorme fuoriuscita di sostanze tossiche che avvelenano tutto l'ambiente circostante. Quello che sta accadendo a Norilsk, città della Russia situata oltre il circolo polare artico nel Territorio di Krasnojarsk, nella Siberia settentrionale, lascia davvero sgomenti. 20 mila tonnellate di gasolio e di lubrificanti sono fuoriusciti lo scorso 29 maggio dal serbatoio di una centrale elettrica a seguito del collasso della struttura: si ipotizza che lo scioglimento del permafrost, a causa dell'aumento delle temperature, possa aver determinato il cedimento dei pilastri che sorreggevano la cisterna.

Il carburante diesel si è riversato nelle acque del vicino fiume Ambarnaya, colorandole di rosso. Le autorità locali stimano che la concentrazione di elementi inquinanti nel fiume sarebbe decine di migliaia di volte superiore a quella consentita e che il gasolio potrebbe avere contaminato un’area di circa 350 chilometri quadrati. Si tratta del secondo più grave incidente del genere nella storia della Russia moderna, in termini di volume di sostanze tossiche fuoriuscite, ha spiegato l'esperto del Wwf Aleksei Knizhnikov. Il triste primato è detenuto ancora dalla fuoriuscita di greggio verificatasi per diversi mesi, nel 1994, nella regione di Komi.

L’impianto dove è avvenuto l'incidente è gestito dalla NTEK, una sussidiaria della Norilsk Nickel, una delle più importanti società al mondo di estrazione e fusione di nichel e palladio. Devi sapere che Norislk è un importante centro minerario ed è nota per essere tra le città più inquinate di tutta la Russia.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato lo stato d’emergenza, lamentandosi per il ritardo con cui è stato lanciato l'allarme. Il governatore della regione del Krasnojarsk, Alexander Uss, aveva riferito a Putin di essere stato informato dell’incidente solamente domenica 31 maggio, dopo che la notizia del disastro aveva cominciato a circolare sui social network. Putin ha anche annunciato che sarà avviata un’indagine per fare luce sulle cause della fuoriuscita di gasolio.