Otto cuccioli di orso bruno su dieci nati quest'anno in una remota zona del Giappone settentrionale sono morti a causa della scarsità di salmone e per gli esperti la colpa è da attribuire all'aumento delle temperature del mare causato dalla crisi climatica.
La situazione è particolarmente grave nella penisola di Shiretoko, nella parte più orientale dell'isola di Hokkaidō, patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 2005 perché è il punto più meridionale dove si forma di solito la banchisa nell'Emisfero boreale. Qui, i circa 500 orsi bruni che vivono in zona dipendono dal salmone rosa come principale fonte di cibo.
I salmoni rosa che si schiudono nei fiumi di Hokkaidō trascorrono l'inverno in mare, prima di tornare nei corsi d'acqua di Shiretoko tra agosto e ottobre per deporre le uova. Negli ultimi anni, però, le temperature superficiali del mare al largo di Hokkaidō sono rimaste costantemente elevate, rendendo difficile ai salmoni trovare cibo e riprodursi. La conseguenza è stata una drastica riduzione delle popolazioni di salmone, con gravi conseguenze per gli orsi bruni.
"Alcuni orsi sono diventati molto magri", ha dichiarato un operatore turistico che ha avvistato un cucciolo di orso affamato alla disperata ricerca di cibo sulla costa orientale della penisola. "Stanno passando un periodo difficile, perché non ci sono pesci nei fiumi, proprio come l'anno scorso".
La mancanza di salmone, unita a una scarsa raccolta di ghiande, sta avendo un effetto devastante sui cuccioli di orso bruno. Si stima che il 70-80% dei cuccioli nati quest'anno sia morto: è una situazione davvero grave.
In Giappone, gli orsi bruni sono già considerati una specie vulnerabile. Se le temperature del mare continueranno a salire, è probabile che la loro popolazione continui a diminuire, fino a raggiungere il punto di estinzione.
Il caso degli orsi bruni del Giappone è un campanello d'allarme che ci ricorda che la crisi climatica è una minaccia reale e urgente per il nostro pianeta.