La Germania accelera il percorso di addio al carbone: le prime centrali saranno chiuse nel 2020

Per una delle potenze europee che impiega maggiormente il carbone nei processi industriali e produttivi è arrivato il momento di cambiare rotta. Radicalmente. Così, già entro la fine di quest’anno la Germania chiuderà il primo blocco di centrali a carbone per poi proseguire verso l’obiettivo delle zero emissioni nette.
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Sara Del Dot 17 Gennaio 2020

Da sempre in pole position in Europa per quanto riguarda l’utilizzo del carbone come fonte energetica, oggi la Germania è determinata a dire addio alle fonti fossili, al punto da iniziare a chiudere le prime centrali già nel 2020. Il pianto di decarbonificazione approvato da Bund e Laender, infatti, è iniziato e provvederà alla dismissione del primo blocco di centrali energetiche entro i prossimi 12 mesi.

A comunicare questo passo decisivo per l’economia del Paese e i cambiamenti climatici è stata la ministra dell’Ambiente Svenja Schulze, mentre il ministro delle finanze Olaf Scholz ha lanciato un piano per risarcire gli imprenditori che verranno colpiti dalla decarbonificazione. Per loro, infatti, saranno stanziati 2,6 miliardi per coloro che si occupano delle centrali dell’ovest e 1,7 miliardi per quelle dell’est.

L’obiettivo del Paese è quello di arrivare a un addio definitivo del carbone entro il 2038. Un traguardo importante che potrebbe portare a una consistente diminuzione delle emissioni di gas serra contribuendo all’obiettivo Ue delle zero emissioni nette entro il 2050.