Rafflesia

La Rafflesia, il fiore più grande del mondo, rischia di estinguersi: l’allarme degli scienziati

La Rafflesia è il fiore più grande del mondo, ma è anche una delle piante più minacciate per via della distruzione del suo habitat naturale. Gli scienziati affermano che alcune varietà potrebbero scomparire prima ancora di essere scoperte.
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Roberto Russo 22 Settembre 2023

La Rafflesia, conosciuta anche come “pianta cadavere”, è una delle piante più straordinarie e misteriose del mondo e per secoli ha catturato l'attenzione dei botanici. Tuttavia, oggi questa straordinaria pianta è a grave rischio di estinzione, tanto che la comunità scientifica ha lanciato un appello: c'è bisogno di intervento immediato per proteggerla.

Le fioriture della Rafflesia sono famose per il loro odore sgradevole, simile a quello della carne in decomposizione, che serve ad attrarre le mosche carnivore per l'impollinazione. Questo genere di piante, che comprende i fiori più grandi del mondo con diametri superiori al metro, è minacciato dalla distruzione degli habitat forestali nel sud-est asiatico. Attualmente, ci sono ben 42 specie di Rafflesia e i ricercatori segnalano che tutte queste specie sono a rischio, con 25 di esse classificate come in pericolo critico e 15 come in pericolo.

Una pianta in pericolo

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Plants, People, Planet, rivela che più di due terzi delle specie di Rafflesia non sono protette dalle attuali strategie di conservazione. Scrivono gli studiosi nell'articolo: “La Rafflesia è il genere con i fiori più grandi del mondo. Nonostante il loro fascino globale, la maggior parte delle 42 specie conosciute è oggi a rischio di estinzione. È necessario intervenire con urgenza per proteggere questi straordinari fiori. Si raccomanda un approccio combinato alla conservazione, che comprenda un maggior livello di protezione dell'habitat e il sostegno ai gruppi di azione delle comunità locali. La Rafflesia è una nuova icona adatta alla conservazione nei tropici asiatici”.

Attualmente, solo una specie, la Rafflesia magnifica, è elencata come criticamente minacciata dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Tuttavia, i ricercatori insistono affinché tutte le specie di Rafflesia siano inserite nella lista rossa IUCN delle specie minacciate. Non solo, gli studiosi avvertono con preoccupazione che alcune specie potrebbero scomparire prima ancora di essere documentate dalla scienza.

Per garantire la sopravvivenza di queste meravigliose piante, gli scienziati chiedono una maggiore protezione degli habitat, una migliore comprensione delle specie esistenti e l'adozione di nuovi metodi di propagazione. Al momento, i tentativi di propagazione in giardini botanici hanno avuto risultati limitati. Inoltre, gli scienziati auspicano di promuovere l'ecoturismo in modo da coinvolgere le comunità locali nella conservazione della Rafflesia.

Le particolarità della Rafflesia

La Rafflesia è una pianta parassita priva di foglie, steli o radici, che non effettua la fotosintesi. Invece, si serve di lunghi filamenti simili a cellule fungine per estrarre cibo e acqua dalle liane delle giungle tropicali in Brunei, Indonesia, Malesia, Filippine e Thailandia. Gran parte della vita della Rafflesia trascorre nascosta all'interno delle liane, ma quando sboccia, produce un fiore gigantesco e gommoso che si impollina attraverso un denso e appiccicoso liquido che attira le mosche.

Dopo che gli esploratori europei scoprirono per la prima volta queste piante alla fine del XVIII secolo, la visione o la raccolta dei fiori di Rafflesia divenne un obiettivo di molte spedizioni.