
La Baia di Hann, situata a 20 chilometri dal porto di Dakar, capitale del Senegal, era un tempo una delle insenature più belle dell'Africa occidentale. Oggi, invece, è una delle aree più inquinate del Paese.
Il disastro ambientale è stato causato dallo sviluppo industriale della zona, che negli ultimi due decenni ha visto la nascita di numerose aziende, tra cui industrie chimiche, un mattatoio e una raffineria di petrolio. Questi impianti riversano nel mare le loro acque reflue, che sono altamente tossiche.
I risultati dell'inquinamento sono drammatici. Le acque della baia sono contaminate da batteri, metalli pesanti e microplastiche. Il livello di tossicità è così elevato che è impossibile nuotare o pescare in sicurezza.
Le conseguenze sulla popolazione locale sono devastanti. Gli abitanti della zona soffrono di patologie della pelle, problemi respiratori e gastroenteriti (con la malaria sempre in agguato). La pesca, che rappresentava la principale fonte di reddito per molti di loro, è oramai impossibile.
Il disastro ambientale della Baia di Hann non è un caso isolato. In tutto il Senegal, infatti, la gestione dei rifiuti è un problema grave. Quasi il 70% dei rifiuti solidi viene depositato in luoghi non autorizzati, contribuendo all'inquinamento del suolo e delle acque.
A questo problema si aggiunge la responsabilità dei Paesi del "nord del mondo", che spesso usano l'Africa come una discarica per i loro rifiuti.L'industria del fast fashion, ad esempio, è responsabile di cumuli di scarti tessili in molte parti dell'Africa.
Il governo del Senegal ha annunciato un progetto di bonifica della Baia di Hann, ma i lavori sono in stallo. L'obiettivo è costruire un impianto di trattamento delle acque reflue, ma la realizzazione dell'opera è ostacolata da una serie di fattori, tra cui la mancanza di fondi e la difficoltà di convincere le industrie a partecipare al progetto.
Il disastro ambientale della Baia di Hann è un monito per tutti. È necessario intervenire urgentemente per proteggere l'ambiente e la salute delle popolazioni locali.