
È arrivata la sentenza definitiva su Giudizio Universale, il primo processo italiano sul clima. Ne avevamo parlato proprio di recente con l'Avvocato cercando di capire come si potrebbe aprire un processo che ha come tema il rispetto del clima e del Pianeta. E se ti può interessare ti lascio qui il link all'articolo.
Tornando invece alla sentenza, purtroppo la Giudice ha espresso un parere negativo e il processo si è concluso con un nulla di fatto. Per molti il racconto potrebbe concludersi anche qui, magari con affermazioni che evidenziano come "non ci sia correlazione tra crisi climatica e diritti umani", oppure con "i problemi ambientali non esistono".
Se invece dovessimo entrare nel merito di quanto espresso nella sentenza sembrerebbe quasi il contrario e per questo quanto detto lascia alcune contraddizioni che la difesa di Giudizio Universale ha voluto esprimere:
Ohga ha anche contattato direttamente l'Avvocato Luca Saltalamacchia per entrare proprio nel merito della sentenza espressa.
Avvocato come intende procedere a riguardo?
Non posso parlare tanto di come procederemo, ma vorremmo impugnare la sentenza perché è errata sotto diversi aspetti. Non abbiamo ancora delineato la strategia perchè dobbiamo consultare anche quello che vogliono e pensano i clienti.
Vorremmo impugnare la sentenza
Sulla sentenza vorrebbe dire qualcosa?
Riguardo quello che è stato la sentenza ci ha lasciato molto delusi. E le dico in quanto difensore e avvocato. Quando il Tribunale ritiene che una delle questioni pregiudiziali sia fondata in genere non fa celebrare tutto il processo per poi tornare a decidere in base a quella questione pregiudiziale.
Il giudice ha ritenuto mancasse il presupposto, ma perché fare tutto il processo?
Quello che le sto dicendo è che si poteva decidere subito e invece siamo entrati nel merito, abbiamo celebrato il processo, compreso la fase istruttoria e questa cosa ci lasciava anche ottimisti. Quando si ritiene che manchi il presupposto i giudici fermano subito il processo, invece questo non è avvenuto.
Infatti quest'aspetto è molto strano, lei come se lo spiega?
Non lo so… E con questo non voglio dire che non lo possa fare, anzi. Questo si può fare in ogni fase di giudizio, è garantito dalla legge. Però normalmente non accade. Non si fa celebrare un processo intero per poi tornare su una questione pregiudiziale, in questo caso di giurisdizione.
Tralasciando però la questione di iter, come vorrebbe rispondere a questa sentenza?
Nel merito questa eccezione è completamente infondata perché noi abbiamo fatto presente che la politica climatica dello Stato non è efficace e sufficiente (come viene indicato dalla comunità scientifica non da noi), al punto tale da rispettare i target proposti e firmati a livello internazionale (Accordo di Parigi per esempio). E questo si traduce in una minaccia al godimento dei diritti umani fondamentali.
Il giudice: esiste un rapporto crisi climatica e violazione dei diritti umani
Il giudice su questo punto ha ammesso che il cambiamento climatico provochi dei gravi impatti sui diritti umani, ma anche che in Italia non c'è alcun giudice che può tutelare questi diritti.