La svolta plastic free di Procida: addio bottigliette, i turisti possono contare su borracce ed erogatori d’acqua

L’associazione locale “Procida coraggiosa” ha lanciato il progetto “Acqua FREEsca” per dire no alle bottiglie in Pet e ridurre così la quantità di rifiuti di plastica, soprattutto nel periodo estivo, quando l’isola viene presa d’assalto dai turisti. Sono già una quindicina gli esercenti di bar, ristoranti e stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa,
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Federico Turrisi 14 Luglio 2021

Bottiglie di plastica? No, grazie. L'isola di Procida, nominata capitale italiana della cultura 2022, si prepara quest'estate ad accogliere un grande numero di turisti e per loro ha in serbo una piccola sorpresa: l'acqua non verrà venduta nelle consuete bottiglie realizzate in Pet. Per loro ci saranno invece erogatori di acqua alla spina e borracce riutilizzabili. È il progetto "Acqua FREEsca", inaugurato due settimane fa dall'associazione giovanile "Procida Coraggiosa", con cui l'isola vuole dire di no ai rifiuti di plastica monouso.

Sappiamo bene quale sia l'impatto imbientale della plastica che finisce in mare. E sappiamo altrettanto bene come bisogna impegnarsi a ridurre a monte la quantità di rifiuti che produciamo. Ecco, proprio per stimolare comportamenti più virtuosi "Procida coraggiosa" ha deciso di coinvolgere gli esercizi locali, tra cui bar, ristoranti e lidi balneari.

Sono già una quindicina i commercianti che hanno aderito alla campagna e si sono impegnati a vendere acqua erogata alla spina a un prezzo simbolico (50 centesimi per refill). E chi non ha con sé la propria borraccia? Nessun problema. Ai clienti che ne sono sprovvisti viene data la possibilità di acquistare, a costi ribassati, coloratissime borracce termiche in acciaio realizzate dai ragazzi procidani e brandizzate con il logo dell'attività e dell'associazione.

La stella polare è la sostenibilità, ma non basta. L'obiettivo è anche quello di "generare un'offerta sempre più virtuosa di turismo lento e a basso impatto ambientale", come spiega in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica Marco Lauro, che per "Procida Coraggiosa" ha coordinato le attività progettuali. "Abbiamo già creato una rete virtuosa che, ne siamo certi, si amplierà nel corso dell'estate, generando benefici concreti per il nostro territorio". Un'iniziativa lodevole, insomma, che dimostra come la tutela dell'ambiente e l'attenzione per il sociale vadano a braccetto. Superare la logica dell'usa e getta e creare valore per la comunità locale: basterebbe poco, no?