La vera storia di Babbo Natale: chi è l’uomo vestito di rosso che porta i regali in giro per il mondo

Chi è Babbo Natale? La domanda che tutti i bambini, prima o poi, sono destinati a fare ha molte più risposte del previsto: un vescovo cattolico, un dio germanico, uno spirito o un simpatico vecchio che scende dal camino. La storia di Santa Claus attraversa centinaia di secoli, e lo vede protagonista di tante avventure e altrettante metamorfosi: cerchiamo allora di capire come, partendo dalla leggenda, si sia arrivati all’immagine che conosciamo oggi di un uomo panciuto di rosso vestito che porta i regali ai bimbi di tutto il mondo.
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Sara Del Dot 11 Dicembre 2020

Caro Babbo Natale..”.

Più o meno tutte le letterine di Natale iniziano così. Infatti, per quasi tutti i bambini del mondo è proprio lui, il vecchio signore che abita al Polo Nord che ogni anno, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, attraversa tutto il mondo alla guida della sua slitta volante trainata da renne e scende dal camino delle case per depositare sotto l’albero i regali che gli sono stati chiesti.

Ma devi sapere che Babbo Natale non è sempre stato così. Non ha sempre avuto un’enorme slitta in legno robusto decorata e dipinta a mano, non ha sempre confezionato milioni di doni con l’aiuto di una squadra di piccoli elfi e non è sempre stato vestito di rosso. Tantissimi anni fa, infatti, Babbo Natale si chiamava Nicola ed era un vescovo turco. Forse ti sembrerà impossibile, ma è proprio a partire da questa leggenda che, con gli anni e moltissime trasformazioni, si è arrivati al Santa Claus di oggi, quello a cui i bambini scrivono ogni dicembre delle letterine nella speranza di avere ciò che più desiderano.

San Nicola, il protettore dei bambini

Il mito di Babbo Natale nasce, appunto, dal personaggio di San Nicola, un vescovo cattolico di Myra, città della Licia, odierna Turchia, vissuto nel IV secolo. Attorno alla sua figura gravitano diverse leggende che gli hanno valso, tra gli altri, il titolo di Santo protettore dei bambini. Infatti, si narra che San Nicola abbia salvato tre giovani ragazze povere dalla prostituzione, regalando loro la dote per consentirne il matrimonio, e che abbia salvato altri tre ragazzi dall’essere divorati da una locandiera e suo marito, resuscitandoli dopo che erano già stati fatti a pezzi e messi in salamoia.

Queste sono soltanto alcune delle storie che si raccontano sul vescovo Nicola, ma furono talmente apprezzate che in occasione della giornata di San Nicola, il 6 dicembre, in alcuni luoghi si cominciò a commemorarlo. Questa tradizione è ancora seguita in alcuni Paesi europei come Austria, Paesi Bassi, Germania e alcune zone d’Italia come l’Alto Adige. Al momento, le reliquie di San Nicola pare si trovino sparse per il mondo. Di certo se ne trovano a Bari, città di cui Nicola è il santo patrono, e a Venezia. Ma sembra che alcuni resti siano arrivati fino in Nord Europa.

La leggenda Germanica

Anche la Germania ha la sua piccola leggenda riguardante Babbo Natale: prima dell’avvento del cristianesimo, si narrava che il dio Odino facesse ogni anno una battuta di caccia assieme ad altri dei nei giorni del solstizio invernale. In quell’occasione, i bambini portavano i loro stivaletti vicino al camino, dopo averli riempiti di paglia e zucchero per il cavallo del dio, che per ringraziarli regalava loro dei dolci o giocattoli. Una leggenda che ricorda più l’attività della befana, e che comunque fu abolita con la riforma protestante.

Chi è Babbo Natale oggi

Babbo Natale come lo conosciamo noi, nasce però (ovviamente) in America. Era il 1822 quando Clement Clarke Moore descrisse le sue sembianze in una poesia dal titolo A visit from Saint Nicholas. I versi, dedicati ai suoi figli ma diffusisi in fretta in tutto il mondo, narravano di un uomo grasso, con la barba bianca e addosso degli abiti rossi ornati di pelliccia, che guidava una slitta portando doni in un grosso sacco.

Tuttavia, le sue rappresentazioni, fino ad arrivare alla classica e inimitabile immagine odierna di un uomo panciuto che dimostra un'età vicina ai 70 anni, si sono susseguite per diverso tempo fino alla prima metà degli anni Novanta. Ve ne è una citazione anche nella fiaba natalizia Il canto di Natale di Charles Dickens, dove Babbo Natale è rappresentato dallo spirito del Natale presente, vestito di verde, una vera e propria incarnazione della bontà del Natale.

Il Babbo Natale attuale può essere di fatto considerato un personaggio nato dalla fusione di caratteristiche storiche e più moderne: ti basti pensare che il suo nome anglofono, Santa Claus, sembrerebbe provenire da Sinterklaas, appellativo utilizzato in Olanda e derivato proprio da San Nicola. Con il passare degli anni, poi, sempre più elementi hanno arricchito la narrazione di questa icona natalizia.

Ad esempio, è diventato sempre più urgente il bisogno di localizzare Babbo Natale e trovargli una casa, che è al Polo Nord per gli abitanti degli Stati Uniti o nei pressi della città finlandese di Rovaniemi, a pochi passi dal Circolo Polare Artico, secondo quanto si racconta in Europa. Da qui, l'introduzione nell’immaginario collettivo della renna come animale per trainare la slitta è stato un passo obbligato, seguito poi dai metodi più all'avanguardia per tracciare il percorso di Santa Claus nella notte di Natale, cosa che da molti anni è possibile fare su diversi siti web che si sono adoperati per regalare ai bambini una Vigilia ancor più speciale, un momento che in alcuni Paesi è già caratterizzato da particolari tradizioni, come l'abitudine di lasciare qualcosa in dono a Babbo Natale, che sia una tazza di latte e biscotti o una carota per le sue renne.

Tra letterine da scrivere, film che raccontano la sua storia, canzoni, aiutanti e mezzi di trasporto, Babbo Natale è diventato negli anni un personaggio dotato di una narrazione altamente strutturata, che molto probabilmente continuerà a evolversi ulteriormente, per fare sì che i bambini di ogni generazione possano crescere conoscendo quella leggenda nata ormai secoli fa ma diventata, di fatto, senza tempo.

Babbo Natale e la Coca-Cola

Si è spesso detto che Santa Claus ha cambiato il colore dei suoi abiti negli anni Trenta, quando l’azienda Coca-Cola lo ha reso il proprio testimonial. Niente di più sbagliato. Come abbiamo già detto in precedenza nell’articolo, l’immagine di Babbo Natale con addosso abiti rossi orlati di pelliccia era già apparsa nella prima metà dell’Ottocento, alternandosi nel corso degli anni con altre versioni in verde, per poi stabilizzarsi definitivamente sul rosso.

L'abbinamento rosso e bianco, in particolare, non era nuovo al mondo della pubblicità: già nel 1915, un Babbo Natale in questa versione cromatica era stato scelto per sponsorizzare l'acqua minerale venduta dall'azienda White Rock, trasportata naturalmente in casse caricate non ancora su una slitta, bensì su un camioncino dotato di ruote e volante.

(Modificato da Alessandro Bai 11-12-20)