L’allarme dell’Onu: 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, uno “tsunami” che ci sommergerà

Il problema principale non è solo che ne acqui e ne getti via troppi, ma anche che non li sai smaltire nel modo corretto. Quando va bene li butti nell’indifferenziato, quando va male li abbandoni in una discarica abusiva. In entrambi i casi i danni per l’ambiente sono enormi. E anche quelli economici: il loro riciclo potrebbe fruttare 55 miliardi di euro.
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Giulia Dallagiovanna 19 Aprile 2019

Questa mattina ti sei alzato grazie alla sveglia impostata sul tuo smartphone. Hai preparato il caffè in pochi secondi, grazie alla macchinetta per l'espresso. E mentre facevi colazione, hai acceso la televisione per sapere cosa fosse successo durante la notte. La tua vita è orai così tanto scandita dal ritmo della tecnologia, che non ti ricordi nemmeno più com'era quando non c'erano i computer. Tutti questi oggetti, però, a un certo punto smetteranno di funzionare e dovranno essere gettati via. Riesci a immaginare una tale quantità di rifiuti? Te lo dice l'Onu: 50 milioni di tonnellate ogni anno. L'Organizzazione internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite ha lanciato l'allarme: il mondo sta per essere travolto da "uno tsunami di rifiuti elettronici". Eccola qui, la nuova plastica.

Non abbiamo ancora capito come liberarci dall'isola di fustini vuoti e confezioni varie che si è creata nell'Oceano Pacifico, che già dobbiamo far fronte a una nuova minaccia: montagne di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). È molto probabile infatti che nemmeno tu li sappia smaltire in modo corretto. Quando va bene, li butti nell'indifferenziato. Quando va male, li abbandoni nelle discariche abusive. In entrambi i casi i danni per l'ambiente sono enormi. Secondo l'Onu, solo il 20% di elettrodomestici e altri device tecnologici viene incanalato nelle vie di riciclaggio ufficiali. Un vero peccato e non solo ecologico: questi scarti potrebbero valere almeno 55 miliardi di euro.

Su Ohga ti abbiamo già spiegato come deve avvenire lo smaltimento dei rifiuti elettronici. Per prima cosa, dovrai capire a quale delle cinque sottocategorie appartengono. Il tuo vecchio congelatore, infatti, deve seguire una strada diversa rispetto alla televisione, al ferro da stiro o al telefono. Di norma, quando acquisti un elettrodomestico nuovo, dovresti poter consegnare l'usato direttamente al negozio, usufruendo di un servizio gratuito previsto dalla legge. Se poi lo strumento misura meno di 25 centimetri, un cellulare per intenderci, allora potrai lasciarlo in un punto vendita di apparecchi elettronici che abbia una superficie di almeno 400 metri quadrati e senza l'obbligo di un nuovo acquisto. Infine, non trascurare le isole ecologiche, anche perché ce ne sono circa 4mila su tutto il territorio nazionale.

L'Onu ha comunque chiesto che vengano adottate misure urgenti per migliorare la gestione dei RAEE. È necessario infatti un aumento degli investimenti nelle infrastrutture per lo smaltimento e la lavorazione di questi rifiuti. Anche perché chi lavora in questo settore, a stretto contatto con le scorie e le esalazioni tossiche che vengono emesse, dovrebbe avere la possibilità di esercitare la propria professione in sicurezza. Come sempre infatti, l'inquinamento che si libera nell'aria, colpisce anche i tuoi polmoni.