Le acque degli oceani sono sempre più calde: nel 2022 è stato raggiunto il nuovo record a partire dal 1950

Gli ecosistemi marini sono fortemente minacciati dal surriscaldamento delle acque, che lo scorso hanno ha segnato il record almeno degli ultimi 70 anni. Il Mediterraneo, in particolare, è il mare che si riscalda più velocemente in conseguenza ai cambiamenti climatici.
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Martina Alfieri 13 Gennaio 2023

La crisi ecologica minaccia sia gli ecosistemi terrestri che quelli marini. E se il 2022 è stato un anno caldissimo sulla terra, lo stesso vale anche per gli oceani: le loro acque hanno toccato la temperatura più alta mai raggiunta dal 1950.

Come chiarisce lo studio Another Year of Record Heat for the Oceans, pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences, si tratta del settimo anno consecutivo in cui la temperatura delle acque del pianeta continua ad aumentare. In particolare il nostro mare, il Mediterraneo, si riscalderebbe più velocemente di tutti.

I ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze, affiancati dai ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) hanno preso in considerazione dati a partire dal 1950, valutando temperature, salinità e stratificazione delle acque.

Tra le tante conseguenze, l'aumento della salinità e della stratificazione dell’oceano può alterare il modo in cui il calore, il carbonio e l'ossigeno vengono scambiati tra l'oceano e l'atmosfera. Questo è un fattore che può causare la deossigenazione all’interno della colonna d’acqua che suscita forte preoccupazione, non solo per la vita e gli ecosistemi marini, ma anche per gli esseri umani e gli ecosistemi terrestri”, si legge in un comunicato.

I ricercatori hanno aggiunto che tutto ciò "contribuisce a ridurre la biodiversità marina, inducendo ad esempio specie ittiche importanti a spostarsi, provocando situazioni critiche nelle comunità dipendenti dalla pesca e la loro economia, originando quindi un effetto a catena sul modo in cui le popolazioni interagiscono con il proprio ambiente circostante”.

Ricordiamo che, anche nel nostro continente, la scorsa estate è stata caratterizzata da continue ondate di calore estremo, che hanno avuto delle conseguenze sui mari: al largo delle coste italiane, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di +5°C rispetto alla media storica.