Le creme solari waterproof sono davvero resistenti all’acqua? I consigli per usarle in modo sicuro

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Le creme resistenti all’acqua sono dei prodotti più durevoli al sudore o ai bagni, ma non sono degli scudi protettivi e vanno costantemente riapplicati dopo essersi bagnati. Non esistono invece creme impermeabili, ovvero waterproof.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 27 Giugno 2023

Le creme solari waterproof promettono di proteggere la pelle dal sole anche dopo aver fatto il bagno, in mare o in piscina (dove l’acqua è clorata), ma è realmente così? Sicuramente sono più resistenti rispetto alle semplici protezioni, ma non sono uno scudo sicuro. Vediamo quindi come funzionano e qual è la differenza tra waterproof e water resistant. E soprattutto come essere sicuri di star proteggendo la cute dai pericoli del sole. 

Formule resistenti all’acqua

Le formule resistenti all’acqua, ovvero water resistant, sono quelle creme che in Europa vengono testate nel seguente modo: si misura l’SPF prima e dopo due cicli di immersione in acqua da 20 minuti ciascuno. Si considera resistente all'acqua se al termine di questi bagni, l’SPF è  del 50% rispetto al valore iniziale. Vuole dire che dopo un bagno di 40 minuti (si arriva a 80 minuti con le formule very water resistant), la crema che hai applicato non ha più la medesima copertura e, che al massimo, ti proteggerà la metà.

Cosa rende la crema solare resistente all’acqua?

I principi attivi della protezione solare sono responsabili della protezione della pelle dall'esposizione al sole. Questi principi attivi hanno ben poco a che fare con la creazione di una formula resistente all'acqua per un periodo di tempo. Vengono quindi aggiunti degli ingredienti che servono per far scivolare l’acqua sulla pelle e fanno in modo che la protezione sia lavata via più lentamente.

Solari waterproof

Il termine waterproof si traduce con impermeabile, ma in realtà non esiste una crema solare che sia impermeabile. È dunque una falsa definizione, studiata dal marketing. Il sudore e l'acqua tendono a “lavare via” la protezione, quindi la FDA non consente più ai produttori di affermare che una protezione solare è waterproof, ma si parla – come spiegato – di water resistant.

Come si usano le creme waterproof in modo sicuro?

L'applicazione della protezione solare varia a seconda dell’attività che si fa. In linea di massima, tutti i filtri vanno applicati 30 minuti prima dell’esposizione e poi rimessi ogni due ore. Se stai usando un filtro resistant all’acqua, andrà steso ogni 40 o 80 minuti in condizioni di bagnato, ovvero dopo esserti buttato in acqua o dopo aver sudato molto. Ricorda inoltre che una corretta applicazione prevede l’uso di 2 mg per 2 cm di prodotto solare: un tubetto da 200 ml dovrebbe quindi esaurirsi in pochi giorni.

Si consiglia di leggere sempre attentamente le istruzioni sull'etichetta della protezione solare per assicurarsi di utilizzarla correttamente . I filtri solari UV SPF 50+, ad esempio, sono resistenti all'acqua fino a 80 minuti. Se stai nuotando o sudando, dovresti riapplicare la crema ogni 80 minuti, se fai il bagno, o subito dopo esserti asciugato.

SPF significa Sun Protection Factor ovvero Fattore di Protezione Solare e indica la quantità di radiazione ultravioletta filtrata dal prodotto. Un SPF 50 lascerebbe passare non più di un 1/50 della radiazione solare ovvero il 2%, fermandone il 98%. Un SPF 30 lascerebbe passare non più di un 1/30 (ovvero il 3,3%), fermandone poco meno del 97%. In assenza di bagni e sudore l'SPF garantisce la sua efficacia per 2 ore.