
Le grucce appendiabiti sono uno strumento molto utile, che spesso possiamo riciclare in maniera pressoché infinita (passandolo da capo a capo, da armadio ad armadio, da casa a casa), fino a che non si rompono. Solo una volta rotte, infatti, sono inutilizzabili e quindi gettabili nella differenziata. Se non fossero rotte, infatti, le grucce appendiabiti sarebbero a tutti gli effetti utilizzabili: meglio donarle o regalarle, che buttarle via! L'economia circolare, ovvero lo sforzo a riutilizzare tutto quando possibile evitando di produrre nuovi oggetti e nuovi rifiuti, è la prima regola dell'ecosostenibilità.
Una volta rotte, tuttavia, dove vanno le grucce appendiabiti? Dipende naturalmente dal materiale che le compone. Ecco quindi una guida alla raccolta differenziata delle grucce.
Nel caso delle grucce appendiabiti in metallo (quelle realizzate completamente in alluminio), dopo esserti assicurato che non ci siano componenti in plastica, carta o legno puoi gettare gli "omini" direttamente nel bidone della raccolta del metallo (che in alcuni Comuni è lo stesso del vetro).
Da qualche tempo anche le grucce in plastica sono riciclabili (lo ha dichiarato Corepla, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica). Prima non erano considerate imballaggio, ma ora, fortunatamente, in alcuni casi puoi gettarle nel bidone della plastica. Ma solo se sono rotte ed effettivamente non utilizzabili!
La regola che devi seguire è questa: se hanno un logo e sono vendute con gli abiti, sono differenziabili (perché considerate imballaggio); se invece le hai acquistate separatamente, non puoi riciclarle.
Se le grucce che devi buttare via sono in legno, solitamente sono composte da legno e metallo (per il gancio). In questo caso, la maniera corretta per differenziarle e riciclarle è portarle all'isola ecologica del tuo Comune: lì divideranno il legno dagli altri materiali in modo da recuperarlo correttamente e riciclando tutte le parti (dove possibile).