L’EFTA ha condannato l’Islanda per le torture inflitte alle cavalle incinte nelle “fattorie del sangue”

L’ESA, l’Autorità di Vigilanza di EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio) ha accolto il reclamo presentato da un gruppo di associazioni ambientaliste contro la produzione dell’ormone PMSG, anche detto “gonadotropina”, estratto in Islanda dalle cavalle incinte e venduto agli allevamenti intensivi anche in Europa. La pratica non rispetterebbe la legislazione europea in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.
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Maria Teresa Gasbarrone 25 Maggio 2023

Il nome con cui sono note fa già presagire l'orrore che nascondono: le "fattorie del sangue" si trovano in Islanda e sono delle strutture destinate all'estrazione dell'ormone PMSG, anche detto "gonadotropina", torturando e sottoponendo a vere e proprio sevizie migliaia di cavalle incinte.

Diverse inchieste ne hanno svelato il lato oscuro, ora, finalmente, anche l'ESA, l’Autorità di Vigilanza di EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio) si è pronunciata in merito, sostenendo la denuncia presentata da coordinamento di associazioni animaliste, guidate da Animal Welfare Foundation e Tierschutzbund Zürich (AWF|TSB) e da Eurogroup for Animals. Tra gli enti firmatari del reclamo c'è anche l'Italian Horse Protection Onlus.

Cosa sono le "fattorie del sangue"

L'ormone PMSG ("pregnant mare serum gonadotropin", in italiano "gonadotropina serica equina") viene prodotto dall'Islanda nelle cosiddette "fattorie del sangue" per rivenderlo alle aziende europee. Quest'ultime lo impiegano infatti negli allevamenti intensivi per rendere la riproduzione più veloce e controllata.

Nei Paesi Ue infatti l'estrazione di gonadotropina è vietata, ma l'ormone può essere ancora importato e acquistato.

La pronuncia dell'ESA

Tuttavia, nemmeno l'Islanda potrebbe produrlo, almeno in base a quanto impongono le regole vigenti nello Spazio economico europeo (SEE), di cui fa parte. È proprio su questo punto che insistono le associazioni animaliste. "Essendo membro dell’Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) – sostiene Italian Horse Protection Onlus l’Islanda deve rispettare le regole dello Spazio economico europeo (SEE), la maggior parte delle quali sono allineate con quelle dell'UE".

Non è la prima volta che il problema arriva ai vertici delle istituzioni europee: già nel novembre 2021 il Parlamento europeo in seduta plenaria aveva chiesto alla Commissione europea il divieto di produzione e di importazione di PMSG in Europa, ma le cose si sono poi arenate senza ottenere risultati concreti.

Il principio delle 3 R

Nello specifico, nel testo del reclamo ufficiale all'Autorità di Vigilanza di EFTA le associazioni animaliste hanno accusato l'Islanda di non applicare la legislazione europea in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.

In particolare, l’Islanda non rispetterebbe il principio comunitario delle 3 R ("Replace", "Reduce", "Refine", ovvero "sostituzione", "affinamento" e "riduzione)" secondo  il quale, dove possibile, gli esperimenti sugli animali devono essere sostituiti da metodi alternativi.

Le atrocità delle "fattorie del sangue"

Stando ai dai segnalati dall'Italian Horse Protection ogni settimana, nelle "fattorie del sangue" vengono estratti cinque litri di sangue per cavalla, una quantità che supera qualsiasi linea guida internazionale esistente in materia.

Non solo, le associazioni animaliste avrebbero documentato che per la produzione dell'ormone PMSG le cavalle in Islanda subiscono violenze, ferite, traumi ripetuti.

Un massacro che potrebbe essere evitato, perché le soluzione alternative esistono: i produttori di carne, invece dell'ormone di origine animale, potrebbero ricorrere a una serie di metodi privi di ormoni e a medicinali sintetici autorizzati.

“Anche se con estremo ritardo, le autorità cominciano a intervenire sulla base delle nostre denunce e segnalazionidichiara il presidente di IHP, Sonny Richichi Ricordiamo che già il Parlamento europeo in seduta plenaria, nel novembre 2021, aveva chiesto alla Commissione europea il divieto di produzione e di importazione di PMSG in Europa, ma ancora nulla è stato fatto al riguardo. Bene che adesso l’ESA sia intervenuta e speriamo che questo porti a un risultato concreto per bloccare le fattorie del sangue”.