Lenti intraoculari, come funzionano e perché sono il futuro della lotta alla miopia

Contro la miopia, cioè quel problema visivo che porta a vedere bene da vicino e male da lontano, oggi abbiamo diverse soluzioni. Tra le più utilizzate e vantaggiose ci sono le lenti intraoculari: si tratta di lenti più piccole di quelle a contatto, realizzate con un materiale biocompatibile e in grado di correggere difetti fino a 10/15 diotrie.
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Kevin Ben Alì Zinati 20 Novembre 2023
* ultima modifica il 20/11/2023
Intervista al Dott. Lucio Buratto Direttore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano e tra i fondatori della chirurgia retroattiva in Italia e nel mondo

La miopia è una condizione naturale per l’uomo, spesso connessa al destino disegnato per noi dalla genetica ma comunque intrinseca al normale sviluppo di ciascuno.

Certo, in passato le nostre abitudini sono state diverse. Per milioni di anni abbiamo guardato da lontano per scrutare e ammirare panorami o per cercare una preda da cacciare.

Non avevamo grandi motivi per abbassare la testa e concentrarci ardentemente su ciò che accadeva a pochi centimetri dal nostro naso e vedere bene da vicino e male da lontano diventava un problema solamente a un certo punto della vita, più verso la vecchiaia.

Una cinquantina d’anni fa però le cose sono cambiate. Dopo aver trascorso decenni a leggere libri e giornali abbiamo iniziato a utilizzare sempre più intensamente computer, smartphone o libri digitali.

Siamo entrati nell’era dell’«Homo-smartphone» e del guardare da vicino la nostra vita trasportata sugli schermi di dispositivi digitali.

Di fatto, abbiamo spinto sul pedale dell’acceleratore portando la miopia a una diffusione estrema e verso le fasce più giovani della popolazione.

Giusto per darti qualche numero, tieni a mente che oggi nel mondi ci sono 2,6 miliardi di miopi, destinati a diventare 3,36 miliardi nel 2030: in Italia, quasi 15 milioni di persone sono affette da questa condizione.

cicatrice francese

A parte le cause dietro al fenomeno della miopia, insieme al dottor Lucio Buratto, direttore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano e tra i fondatori della chirurgia retroattiva in Italia e nel mondo, ci siamo concentrati piuttosto sulle soluzioni.

Sì, perché arrestare la diffusione di quella che da più esperti viene definita una «epidemia mondiale» oggi non è possibile: vorrebbe dire opporsi alla digitalizzazione, al progresso, al «futuro». Serve, allora, adattarsi e lavorare sui rimedi. Uno di quelli che negli ultimi anni ha preso largamente piede sono le lenti intraoculari.

Dottor Buratto, oggi come si può correggere la miopia?

Partiamo con il dire che ci sono infatti diverse forme di miopia: quelle forti, di 15-20 diotrie, quelle medie di 5/6/7/8 e poi quelle più leggere, comuni e frequenti, che vanno da 1 a 5/6. Chi soffre di una miopia leggera ha un occhio sano e con una conformazione normale, anche se solamente un po’ più lunghi degli altri. Le miopie più gravi invece comportano delle alterazioni all’interno dell’occhio e per questo vengono quasi equiparate a vere e proprie patologie. A parte l’occhiale e le lenti a contatto, che trovano anche una diffusione eccessiva perché alla lunga possono anche finire per danneggiare il sistema lacrimale dell’occhio, ci sono le tecniche laser e le tecniche chirurgiche. Di quest’ultime, la più utilizzata prevede l’impiego di due laser per correggere difetti fino a 5/6/7 diotrie. Anche le altre procedure standard hanno questo limite di correzione.

Quanto durano gli effetti di un intervento laser?

Queste procedure lavorano bene nelle miopie lievi e medie e durano per diversi anni. In caso di miopie più forti, oppure quando non esistono condizioni favorevoli per sottoporrai alle tecniche laser o quando semplicemente si ritiene più opportuno perseguire un’altra procedura, si può ricorrere alle lenti intraoculari.

Ci spiega di cosa si tratta? 

Sono lenti molto più piccole delle lenti a contatto, realizzate con un materiale estremamente biocompatibile detto collamero. Sono ben tollerate dall’occhio umano, forniscono una un’ottima qualità visiva e soprattutto correggono tanti difetti visivi, anche fino alle 10/15 diotrie.

Come si applicano?

Come tutta la chirurgia dell’occhio, così come nel caso della chirurgia laser, occorre prima di tutto una visita oculistica. Le lenti vengono inserite tra il cristallino e l’iride e la procedura è comune delicata. Per questo può essere eseguita solamente da un medico chirurgo specialista ed aperto. Tuttavia, è comunque una procedura ambulatoriale che richiede una decina di minuti. L’intervento oggi soddisfa tantissimo il paziente perché non comporta né dolore né l’applicazione di punti.

Chi può accedere a queste lenti?

L’idoneità dell’individuo alla procedura è stabilita dal medico: bisogna dire però che la grandissima parte dei miopi sono idonei. Serve che l’occhio e le sue strutture siano sane, che ci sia lo spazio necessario per inserire la lente e non siano presenti patologie. Va ricordato che oggi la procedura per l’inserimento delle lenti intraoculari avvengono per lo più in regime privato, a meno che non vi siano grosse differenza tra un occhio e l’altro. A quel punto la miopia non verrebbe più considerata un difetto ma una patologia.

Quanto possono durare queste lenti?

Anche 40 anni. In generale vengono tolte solo quando chi le indossa si sottopone a una procedura di cataratta, che nei miopie arriva tendenzialmente prima degli altri. Dopo la cataratta non sono più necessarie perché l’intervento di cataratta corregge la miopia.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.