Dal milanese Bosco Verticale all’olandese Trudo Vertical Forest, la forestazione urbana continua ad evolversi e a diffondersi nelle più grandi metropoli del mondo. E se non fossero solo alberi e piante a popolare i più avanguardistici grattacieli sostenibili, ma anche fiori?
Ci ha pensato lo studio di architettura Vural nel progettare il prototipo di un grattacielo, parzialmente coperto da gigli e per questo chiamato Lilly Tower (dall'inglese "lilly", ossia "giglio").
Posto sul confine meridionale del Bryant Park a Manhattan, questo grattacielo è stato pensato per sfruttare la tecnologia geotermica. L’edificio, infatti, è in grado di eliminare i sistemi di riscaldamento e di raffreddamento comunemente impiegati, grazie ad un innovativo sistema geotermico che viene potenziato dalla ventilazione naturale.
Non solo. Lo strato di gigli presenti sulla superficie del grattacielo viene irrigato naturalmente sia dall’acqua piovana che dalle acque grigie, oltre ad avere una funzione di assorbimento dell’anidride carbonica e di isolamento naturale.
Senza l'estetica, non è architettura. È solo costruzione.
Va detto che questi particolari fiori di origine asiatica non necessitano di una manutenzione particolare: fioriscono in primavera e mantengono il colore verde durante l’anno. in ogni caso, per la cura della vegetazione si è già pensato a come impiegare dei droni.
L'architetto Selim Vural, ideatore del progetto, ha anche dichiarato che la Lilly Tower è molto simile nello spirito al Centre Pompidou di Parigi, nel presentare ed esporre all'esterno sistemi strutturali e meccanici dell'edificio.