Lo scaldabagno elettrico è il dispositivo più comunemente utilizzati per soddisfare le esigenze di riscaldamento dell'acqua. È facile da installare, scalda velocemente l’acqua sanitaria e richiede poca manutenzione. É anche famoso per rappresenta la fonte di maggior consumo elettrico, soprattutto se utilizzato in modo scorretto. Sono numerose le persone che sono convinte che mantenerlo sempre attivo al massimo della temperatura possa ridurre il dispendio di energia. I modelli di nuova generazione hanno consumi abbastanza ridotti, ma se in casa ne hai uno vecchio o lo usi mali potresti avere delle bollette importanti.

Cos’è e come funziona lo scaldabagno

Esistono due tipi di scaldabagno e funzionano in modo diverso:

• Scaldabagno elettrico ad accumulo: questo modello raccoglie l’acqua all’interno di un serbatoio per riscaldarla per un periodo di tempo e conservarla calda per l’intera giornata. Si basa sull’effetto Joule ed è dotato di termostato, che ha il compito di regolare accensione e spegnimento della serpentina per preservare una temperatura costante, tra i 30° e 60° C.
• Scaldabagno elettrico istantaneo: in questo caso l’acqua viene riscaldata al momento del bisogno. La differenza è nella potenza assorbita, di norma molto più elevata rispetto al boiler elettrico ad accumulo: può infatti raggiungere oltre 10 kW contro gli 1-2 kW dello scaldabagno ad accumulo.

Lo scaldabagno ad accumulo assorbe molta corrente elettrica e l’acqua impiega diverso tempo prima di riscaldarsi. É adatto se in casa ci sono diverse persone, perché permette di limitare il consumo elettrico, dovuto al continuo riscaldamento dell'acqua. Lo scaldabagno istantaneo è invece uno scaldabagno elettrico a basso consumo di dimensioni limitate, che si può installare anche negli spazi piccoli.  É ideale se si è in pochi, altrimenti bisogna potenziare il contatore per farlo funzionare regolarmente.

Esistono poi gli scaldabagni ibridi, ovvero con la pompa di calore, e consumano circa il 60% in meno di energia rispetto agli scaldacqua elettrici standard; quindi, sono ottimi se vuoi risparmiare energia. Catturano il calore dall'aria e poi lo trasferiscono all'acqua con l'aiuto della pompa di calore che si trova sulla parte superiore dell'apparecchio.

 Lo scaldabagno consuma di più quando rimane acceso?

Lo scaldabagno consuma di più se rimane sempre acceso, perché l’energia consumata è collegata alla temperatura raggiunta al suo interno, pertanto più l’acqua si manterrà calda più sarà elevato il consumo di energia. Altrimenti, andrà a raffreddarsi. Si stima che un boiler sempre acceso può impattare sul 70% della bolletta.  Considera che un boiler elettrico da 80 litri per scaldare l’acqua domestica, può consumare fino a 1500 kWh/anno.

Se hai uno scaldabagno ad accumulo e in casa c'è sempre qualcuno o siete più du 4 persone, è meglio lasciarlo acceso. Consumerà energia, ma si eviteranno i grandi picchi, perché l'acqua sarà sempre calda e pronta all'uso.

Come utilizzare lo scaldabagno per risparmiare?

Per cercare di ridurre i consumi dello scaldabagno ci sono diverse accortezze che puoi seguire:

• Spegnere lo scaldabagno elettrico quando non è in funzione. Va tenuto acceso solo se la famiglia è numerosa, perché riscaldare l’acqua da zero potrebbe avere un impatto maggiore
• Scegliere e mantenere costante la temperatura (40°C in estate e 60° in inverno): ogni °C in più corrisponde può incidere sulla bolletta.
• Eseguire periodicamente la manutenzione dell’apparecchio.
• Installare un timer per scaldabagno elettrico: serve per programmare l’accensione al bisogno.
• Installare un riduttore di flusso: permette di ottenere un risparmio di acqua calda pari anche al 40%.