Lo squalo che cammina sulla terraferma? Si è evoluto per affrontare i cambiamenti climatici

Per resistere e sopravvivere al surriscaldamento delle acque e alla crisi ambientale, alcuni “squali tappeto” si sarebbero adattati fino a imparare a camminare sulle pinne. L’Hemiscyllium ocellatum è capace di percorrere fino a 30 volte la lunghezza del proprio corpo e può rimanere fino a due ore senza ossigeno.
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Martina Alfieri 24 Agosto 2022

Le capacità di adattamento della natura sono straordinarie. E così, se a causa dei cambiamenti climatici l’acqua del mare diventa sempre più calda e inospitale per alcune specie, ci sono degli squali che hanno imparato letteralmente a camminare sulla terraferma. È il caso dell’Hemiscyllium ocellatum che, secondo i ricercatori della Florida Atlantic University (FAU), si sarebbe evoluto proprio per riuscire a sopravvivere al surriscaldamento dei mari.

L’Hemiscyllium ocellatum, anche chiamato squalo epaulette o squalo dalle spalline, è una specie di piccole dimensioni – raggiunge circa un metro di lunghezza – che vive in acque basse, comunemente diffusa vicino alle barriere coralline dell’Australia e della Papua Nuova Guinea che, come sappiamo, sono tra gli habitat maggiormente minacciati dalla crisi ecologica. Questi speciali “squali tappeto” – tra le specie che presentano una colorazione varia e maculata, simile appunto a quella di un tappeto – sono capaci di uscire dall’acqua e di percorrere sulle loro pinne fino a circa 30 metri, sono in grado di resistere fino a due ore senza ossigeno e hanno inoltre dimostrato di essere resistenti in condizioni ambientali avverse.

"Questi tratti locomotori potrebbero non solo essere fondamentali per la sopravvivenza, ma anche essere legati alle loro prestazioni fisiologiche sostenute in condizioni ambientali difficili, comprese quelle associate ai cambiamenti climatici", si legge nello studio, pubblicato sulla rivista Integrative and Comparative Biology.

L’abilità di camminare, sia lentamente che velocemente, consente dunque agli squali di spostarsi con facilità verso habitat a loro più favorevoli, con una maggiore presenza di cibo o una migliore ossigenazione dell’acqua.

"I risultati ottenuti finora suggeriscono che questa specie si è adattata per tollerare alcune, ma forse non tutte, le condizioni difficili previste per il XXI secolo".

Sebbene l’Hemiscyllium ocellatum non sia l’unico squalo in grado di muoversi anche sulla terraferma, il fatto di sapere resistere così a lungo alla mancanza di ossigeno – l’ipossia – lo rende un ottimo esempio per studiare la resilienza del mondo animale nei confronti dei cambiamenti climatici.