
L'albero di ulivo più antico del mondo si trova nel villaggio di Ano Vouves di Kissamos a Chania, Creta, Grecia e ha circa 4.000 anni.
L'antico ulivo di Vouves è un esemplare di Olea europaea, specie di olivo originaria del Mediterraneo. L'albero ha un tronco con una circonferenza di 12,5 metri e un diametro di 4,6 metri. Appartiene alla varietà locale di tsounati (una delle varietà di oliva più antiche al mondo e viene coltivata da oltre 3000 anni, dalla piccola forma ovale, con un colore verde scuro che vira al viola quando è matura e dal sapore fruttato e leggermente amaro, con un retrogusto piccante) ed è stato innestato a tre metri di altezza su un olivo selvatico.
A causa dell'innesto, il suo tronco è stato modellato così bene dalla natura da sembrare una scultura. Il tronco è ormai cavo perché non c'è il durame (porzione centrale non più vitale del legno del fusto della pianta), quindi l'oliva si rinnova verso l'esterno e il durame marcisce gradualmente.
Gli alberi di ulivo sono una risorsa preziosa per l'umanità. Producono olive, che possono essere consumate fresche o trasformate in olio d'oliva. L'olio d'oliva è un alimento salutare e versatile, utilizzato in cucina, nella cosmesi e nella medicina.
L'olivicoltura è una delle attività agricole più antiche del mondo. La Grecia è uno dei principali produttori di olio d'oliva, insieme all'Italia, alla Spagna e alla Turchia.
Gli alberi di ulivo sono anche importanti per l'ambiente. Aiutano a contrastare l'erosione del suolo e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Gli alberi sono tra le creature viventi più longeve del pianeta. Alcuni esemplari possono vivere per migliaia di anni, sopravvivendo a cambiamenti climatici, incendi e altri eventi naturali. Eccone alcuni esemplari:
Ci sono molti altri alberi antichi sparsi in tutto il mondo. In Italia, uno degli alberi più vecchi è l'olivo selvatico S'Ozzastru, situato in Sardegna. Si stima che abbia tra i 2.500 e i 4.000 anni.